Il fotografo spagnolo Samuel Aranda ha vinto il World Press Photo Award 2011 con una immagine che racconta gli scontri in Yemen, pubblicata dal “The New York Times“. Scattata nella capitale Sana’a, il 15 ottobre, la fotografia mostra, in una moschea trasformata in un ospedale per curare le vittime della lotta scatenata contro il presidente Ali Saleh, il dramma di una donna che indossa un niqab (un velo che lascia liberi solo gli occhi) che conforta un familiare ferito.
L’impotenza dell’uomo e il dolore della donna vengono ritratti con una composizione artistica che riprende la Pietà di Michelangelo. Secondo la giuria, “la scena riassume quello che è successo durante la primavera araba, non solo in Yemen ma anche in Tunisia, Libia, Egitto e Siria, riuscendo a mostrare il lato intimo del dramma vissuto“. Samuel Aranda, che è attualmente in Tunisia, riceverà 10.000 euro in contanti. La foto che immortala un momento straziante e pieno di compassione è stata selezionata fra più di 100 mila scatti proposti da 5000 fotografi provenienti da 124 paesi. Aranda, reporter free-lance, ha commentato la vittoria augurandosi che il premio possa aiutare la popolazione yemenita: “Credo che sia doveroso in queste occasioni ricordare che il nostro lavoro è fatto per le persone di cui raccontiamo le storie. Vorrei che la mia foto potesse essere d’aiuto per la popolazione dello Yemen, una terra molto spesso dimenticata“.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)