Sono stato invitato da MSC, come fotografo, in un press trip (viaggio stampa), attraverso un itinerario caraibico delle crociere MSC che vede come protagonista principale l’affascinante isola di Cuba. Non avevo mai preso in considerazione l’idea di fare una crociera, preferendo sempre organizzarmi il viaggio senza essere legato a tour organizzati e senza avere limiti di orario. Tuttavia, ho colto volentieri quest’opportunità, soprattutto incuriosito dall’insolita meta. Vedere una nave da crociera a Cuba, fino a poco tempo fa sarebbe stato qualcosa d’impensabile. Tuttavia, dal dicembre del 2015, MSC crociere è diventata la prima ed unica compagnia europea a sbarcare a Cuba.
A bordo di una rinnovata MSC Armonia, allungata di 24 metri per arrivare alla lunghezza di 275 metri, con l’aggiunta di 193 nuove cabine, nuovi spazi di intrattenimento, l’adozione di nuove tecnologie ed il rinnovo delle boutique di bordo, il percorso della crociera prevede soste a Cuba, in Belize, in Honduras e in Messico. Parto da Madrid, dove attualmente risiedo, per andare a Roma e ritirare il mio visto giornalistico al consolato cubano. Dopo le pratiche burocratiche, approfitto per un lungo giro a piedi per la città eterna.
La mattina sono pronto per imbarcarmi nell’aereo che mi porterà direttamente a Cuba. A Cuba mi attende un periodo storico particolare. La morte di Fidel Castro rappresenta un passaggio cruciale nella vita di un paese da anni sotto un pesante embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America.
Nove giorni di lutto. Il mio arrivo coincide con gli ultimi due giorni. La città appare quasi deserta, con poche auto e pochi passanti. Senza musica, senza vendita di alcolici, senza festa e balli. I segni della presenza del Comandante, tuttavia, sono visibili ancora ovunque.
Il primo giorno l’escursione ci porta in un lungo tour della provincia di Pinar del Río. Situata all’estremità più a ovest dell’isola, quest’area vanta il più alto numero di aree protette del Paese e rappresenta un paradiso per gli amanti della natura. Qui visitiamo una coltivazione di tabacco, poi la Valle di Viñales: un luogo in cui il colore rosso rugginoso della terra si scontra con i verdi accesi della vegetazione e l’azzurro del cielo, costruendo paesaggi da cartolina.
Il giorno successivo è di navigazione. Sarà l’aria di mare, ma il crocerista sembra più affamato del comune. Cerco di contenermi. A bordo ci sono diverse cose da fare. Leggo un po’ nella mia cabina, poi decido di prendere il sole e fare un tuffo in piscina.
Il pomeriggio scorre tra un po’ di palestra e un massaggio thailandese alla beauty farm. La sera spettacoli, cena al ristorante, piano bar e discoteca, per poi finire irrimediabilmente allo spuntino notturno.
La mattina siamo in Belize. Dopo essere approdati a Belize City ci dirigiamo in pullman attraverso la Northern Highway per raggiungere il villaggio di Tower Hill. Lungo il tragitto cerco di scorgere qualcosa che mi dia indicazioni del Paese.
Da Tower Hill, a bordo di una lancia, navighiamo il fiume New River fino ad arrivare all’insediamento Maya di Lamanai. Il viaggio nella barca è piacevole. Scruto con lo sguardo alla ricerca dei famigerati coccodrilli, ma il rumore della barca non mi lascia tante speranze. Lamanai significa “città del coccodrillo sommerso”, nome che probabilmente deriva dalle colonie di coccodrilli che popolano le acque del fiume. I templi si fanno largo attraverso una fitta vegetazione. Il Tempio raffigurato nella foto (sotto) è chiamato Tempio della Maschera. Nella sua facciata è ben visibile una maschera di pietra, alta 4 metri, che rappresenta un uomo con un copricapo cerimoniale a forma di fauci di coccodrillo.
Il giorno seguente siamo in Honduras, visitiamo l’isola di Roatán. Roatán è un’isola tropicale del Mar dei Caraibi, circondata da una meravigliosa barriera corallina. Deve la sua fama al fatto di essere stata, in passato, il covo di alcuni famosi pirati, tra cui il famigerato Henry Morgan. Passiamo la giornata a fare snorkeling. Un’esperienza indescrivibile. Poi una sosta nel piccolo isolotto, raggiungibile in barca dalla costa, chiamato French Key (vedi foto sotto).
La notte navighiamo e la mattina siamo già in Messico, Costa Maya. Attracchiamo, nel porticciolo di Mahahual, tragitto in bus e visita alle rovine Maya di Chacchobén.
Chacchobén (“luogo del mais rosso“ in lingua maya) è un sito archeologico della civiltà maya nel sud di Quintana Roo vicino al porto di Costa Maya. Lungo il sentiero di foresta che porta alle rovine siamo circondati da alberi che ci avvolgono.
Il giorno dopo ci aspetta una giornata di mare nell’isola della Gioventù (Isla de la Juventud). Isla de la Juventud è la più grande tra quelle che compongono l’arcipelago di Los Canarreos. Scoperta e battezzata da Cristoforo Colombo il 13 giugno del 1494, durante il secondo viaggio nel nuovo mondo, è nota per essere stata l’isola dove Fidel Castro rimase prigioniero dopo l’assalto al Moncada, un paradiso caraibico da cartolina con spiaggie e nature intatta.
Il giorno dopo, siamo nuovamente ad Habana. Il lutto è finito. La città ci accoglie con i suoi colori, i profumi, i suoni e i contrasti. Un teatro animato che racconta la Rivoluzione e la continua “resistenza”, tra passato e presente.
Una quotidianità complessa e vitale che si esprime nella molteplicità dei suoi volti. Un luogo dove anche le scene più insignificanti diventano immagine.
Fondata nel 1514 dal conquistador Diego Velázquez de Cuéllar, con il nome di Villa di San Cristóbal de La Habana, L’Avana è una città meravigliosa dalle mille sfaccettature, ritmi e colori. Il patrimonio storico, architettonico e culturale, nato dalla fusione tra europei, africani e aborigeni all’inizio, con l’aggiunta di altri componenti etnici e culturali più contemporanei, convertono la città in una meravigliosa “eccezione”, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1982.
Si ritorna già in Italia. Ero molto dubbioso dello stile di viaggio in crociera. Ma devo ammettere che la vita di crociera, deve essere provata. Ho avuto la fortuna di condividere questa avventura con un gruppo di colleghi straordinari, mi sono molto rilassato e ho avuto modo di scoprire molti nuovi e meravigliosi posti, senza la fatica degli spostamenti.
Per vedere l’itinerario del viaggio clicca qui.
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