La immagini fotografiche hanno il potere unico di catturare momenti che, seppur brevi, possono risonare attraverso le generazioni. Una delle fotografie più iconiche che testimonia questo potere è senza dubbio “V-J Day in Times Square” di Alfred Eisenstaedt.
Contesto storico della foto V-J Day in Times Square
Il 14 agosto 1945, il presidente Harry S. Truman annunciò ufficialmente la resa del Giappone e la conseguente fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo giorno, noto come V-J Day (abbreviazione di Victory over Japan Day), scatenò una delle più grandi celebrazioni nella storia degli Stati Uniti. In città come New York, Chicago, Los Angeles e ovunque nel paese, la gente si riversò nelle strade, riempiendo ogni angolo con una gioia travolgente. A Times Square, il cuore pulsante di New York, migliaia di persone si radunarono per festeggiare la vittoria, esprimendo la loro euforia.
Cosa ritrae la foto V-J Day in Times Square
La fotografia “V-J Day in Times Square” di Alfred Eisenstaedt cattura un momento di gioia sfrenata nelle strade di New York, precisamente a Times Square. Questa celebre immagine, scattata il 14 agosto 1945, il giorno in cui gli Stati Uniti annunciarono la vittoria sul Giappone e la fine della Seconda Guerra Mondiale, rappresenta un marinaio americano che bacia appassionatamente una giovane infermiera. Questa scena non solo ha cristallizzato l’emozione collettiva di una nazione che vedeva finalmente la fine del conflitto, ma ha anche simboleggiato una nuova era di speranza e di rinnovamento per gli Stati Uniti e il mondo intero.
Nell’immagine, il marinaio è vestito con l’uniforme classica della Marina degli Stati Uniti, scura e con i tipici baveri bianchi. L’infermiera è in abito bianco, tipico delle uniformi delle infermiere dell’epoca, che contrasta vivamente con l’uniforme del marinaio. La posa è intensa e dinamica: il marinaio tiene la donna con un braccio forte attorno alla sua vita e l’altro piegato in un gesto che accentua la passionalità del bacio. L’infermiera ha il corpo piegato all’indietro, con una gamba leggermente sollevata in un gesto che amplifica la spontaneità e l’emozione del momento.
Il background dell’immagine racconta l’effervescenza di quel giorno a Times Square: la folla intorno ai due protagonisti è un miscuglio di espressioni felici e di persone che si abbracciano e festeggiano, sfumate parzialmente dalla messa a fuoco sulla coppia in primo piano. I cartelloni pubblicitari e i segnali luminosi tipici di Times Square forniscono un contesto urbano e vibrante, ma sono resi quasi secondari dalla potente emotività catturata nell’interazione dei due soggetti centrali.
Questa immagine, selezionata da una raffica di 4 foto, è diventata iconica non solo come testimonianza della fine della guerra, ma anche come simbolo di un nuovo inizio.
Alfred Eisenstaedt
Il fotografo dietro questo famoso scatto è Alfred Eisenstaedt. Alfred Eisenstaedt è stato un fotoreporter che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della fotografia con i suoi scatti intuitivi ed emotivamente potenti. La sua abilità nel catturare momenti spontanei di vita quotidiana ed eventi storici lo ha reso una figura emblematica nel campo del giornalismo visivo.
Nato il 6 dicembre 1898 a Dirschau (oggi Tczew), in Prussia occidentale (ora parte della Polonia), Eisenstaedt si trasferisce con la famiglia in Germania nel 1906. Acquista la sua prima fotocamera nel 1913 e inizia a sperimentare con la fotografia in giovane età.
La carriera fotografica di Eisenstaedt inizia seriamente nei primi anni ’20, mentre lavorava come venditore di cinture e bottoni e scattava foto nel tempo libero. La svolta professionale arriva nel 1929, quando ottiene il suo primo incarico fotografico per il giornale tedesco “Der Weltspiegel”. Eisenstaedt dimostra un’innata capacità di catturare momenti rivelatori con semplicità e chiarità, caratteristiche che diventano il segno distintivo del suo stile.
Con l’ascesa del nazismo, Eisenstaedt, che era ebreo, emigra negli Stati Uniti nel 1935. Qui, diviene uno dei primi quattro fotografi assunti da “Life magazine“, una pubblicazione che sarebbe diventata sinonimo di fotogiornalismo eccellente. Eisenstaedt lavora con “Life” dalla sua prima edizione nel 1936 fino al suo ritiro nel 1972, contribuendo con circa 2,500 storie fotografiche e 90 copertine.
Fotocamera usata
Alfred Eisenstaedt ha scattato la famosa fotografia “V-J Day in Times Square” utilizzando una Leica III. Una fotocamera a telemetro che era molto popolare tra i fotoreporter dell’epoca per la sua portabilità e la sua alta qualità ottica. Questo modello permetteva cambi rapidi di messa a fuoco e di impostazioni, ideali per la fotografia in situazioni dinamiche e imprevedibili
Controversie e critica moderna
La fotografia “V-J Day in Times Square” di Alfred Eisenstaedt, nonostante sia uno dei simboli più celebrati della fine della Seconda Guerra Mondiale, ha suscitato dibattiti e controversie in anni più recenti. La percezione delle immagini iconiche come quella di Eisenstaedt può cambiare notevolmente nel corso del tempo. Originariamente vista come una celebrazione dell’amore e della gioia alla fine di un conflitto devastante, la foto è stata riletta riguardo alla questione del consenso e alla rappresentazione di genere.
La controversia più significativa legata a questa fotografia riguarda il consenso dei suoi soggetti. Per molti anni, l’immagine è stata vista come una celebrazione d’amore. Tuttavia, con una maggiore sensibilizzazione sui temi del consenso e delle dinamiche di potere nei rapporti interpersonali, sono emerse nuove interpretazioni.
In interviste successive, la donna nella foto, identificata come Greta Zimmer Friedman, ha chiarito che il bacio non era consensuale; lei non conosceva l’uomo e non aveva alcuna aspettativa o desiderio di essere baciata. Questa rivelazione ha portato a una riconsiderazione dell’immagine sotto una luce meno romantica e più problematica, sollevando questioni importanti. Alcuni critici hanno osservato che l’immagine perpetua una narrazione di mascolinità dominante e di femminilità passiva, che rispecchia gli stereotipi di genere del tempo.
Identificazione dei soggetti
Un’altra controversia riguarda l’identificazione dei soggetti nella foto. Per decenni, più persone hanno sostenuto di essere il marinaio o l’infermiera ritratti nell’immagine. Questo ha generato una serie di dispute e analisi forensi per stabilire chi fossero realmente i soggetti. Lawrence Verria e George Galdorisi, autori di The Kissing Sailor, un libro del 2012 sull’identità dei soggetti della fotografia, hanno utilizzato interviste ai ricorrenti, analisi di fotografie di esperti e identificazione di persone sullo sfondo, nonché, consultazioni con antropologi forensi e specialisti del riconoscimento facciale per arrivare alla conclusione che la donna nella foto era Greta Zimmer Friedman, che indossava la sua uniforme da igienista dentale.
Sull’identità del marinaio rimane ancora mistero. La più gettonata ipotesi vede l’accostamento del marinaio nella foto al signor George Mendonsa. Questa identità è stata contestata dai fisici Donald W. Olson e Russell Doescher della Texas State University e Steve Kawaler della Iowa State University sulla base delle condizioni astronomiche nella fotografia. Secondo il racconto di Mendonsa degli eventi della giornata, il bacio sarebbe avvenuto intorno alle 14:00. Tuttavia, Olson e Doescher sostengono che la posizione delle ombre nelle fotografie suggerisce che sia stata scattata dopo le 17:00
Le parole di Alfred Eisenstaedt sullo scatto
Poi all’improvviso, in un lampo, ho visto qualcosa di bianco. Mi sono girato e ho scattato nel momento in cui il marinaio baciava l’infermiera. Se fosse stata vestita con un abito scuro non l’avrei mai notata. In pochi secondi ho scattato esattamente quattro foto.
Le fotografie più iconiche della storia
Nella storia della fotografia, vi sono immagini che superano il tempo e diventano veri e propri simboli della condizione umana, dell’arte e della società. Queste fotografie iconiche sono immagini potenti che raccontano storie universali, catturano momenti cruciali e suscitano emozioni profonde. Sono immagini che hanno plasmato la nostra comprensione e hanno influenzato il corso della storia stessa. In questa sezione del nostro blog di fotografia, esploriamo alcune tra le più iconiche fotografie della storia. Da scatti che hanno catturato momenti epocali di conflitto e tragedia, a immagini che celebrano la bellezza e la diversità del mondo che ci circonda. Ogni immagine è un racconto senza parole, un viaggio nel passato che ci permetterà di riflettere sul presente e di proiettarci verso il futuro.
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