Tecniche di esposizione in situazioni di alto contrasto

In questo articolo scopriremo alcune tecniche di esposizione in situazioni di alto contrasto. Normalmente la scelta dei parametri di una corretta esposizione fotografica in situazioni di basso contrasto non presenta molte difficoltà. Tuttavia, nelle scene ad alto contrasto è particolarmente difficile trovare la giusta esposizione.

Quando il contrasto è elevato, infatti, sono presenti nella stessa scena alte luci e basse luci. Il sensore della fotocamera o la pellicola (se fotografiamo in analogico) non riescono il più delle volte a registrare tali differenze di luminosità, perché non hanno un gamma dinamica adeguata.

Cos’è la Gamma Dinamica

La gamma dinamica è la differenza tra il minimo ed il massimo valore di luminosità che un supporto riesce a percepire. In sostanza quindi la Gamma Dinamica indica la capacità della nostra macchina fotografica di vedere dettagli contemporaneamente in aree molto chiare e aree molto scure della scena.

Mentre i nostri occhi sono capaci, in una situazione di alto contrasto, di vedere in dettaglio sia ciò che è nelle zone più buie e le aree più illuminate, la fotocamera non può registrare queste differenze in luce. Le fotocamere solitamente sono in grado di raccogliere dettagli intorno a una differenza di luminosità di otto diaframmi (anche se esistono modelli che arrivano a dodici). Per questo motivo, quando facciamo una foto ci troviamo di fronte alla scelta tra l’esposizione corretta di un’area o un’altra, fare una media o ricorrere a una delle tecniche che spiegheremo di seguito.

Esporre con un filtro GND

La prima tecnica per avere una esposizione in situazioni di alto contrasto consiste nell’utilizzare un filtro a densità neutra graduato, detto anche filtro digradante o filtro GND (Graduated Neutral Density). Il filtro GND è per metà “scuro” (come un filtro ND) e per l’altra metà trasparente. Questo accessorio consente di ridurre la luce che raggiunge il sensore solo in una parte della scena. Ciò consente di bilanciare il contrasto tra le aree con importanti differenze di luce (come per esempio nelle differenze tra il cielo e la terra). Utilizzando un filtro GND abbiamo la possibilità di bilanciare la luminosità delle aree chiare e scure della scena, consentendo al sensore o alla pellicola di catturare ogni dettaglio (vedi foto in basso).

GND filtro per esposizione contrasto di luci

I filtri GND possono essere: Hard, Soft, Reverse.

  • Hard: sono caratterizzati da una transizione netta tra parte chiara e scura del filtro, sono adatti alle scene in cui vi è una netta separazione tra le aree chiare e scure della scena, come per esempio in una linea dell’orizzonte marino.
  • Soft: utilizzati maggiormente dove la separazione tra aree chiare e scure della scena non è ben definita.
  • Reverse: si tratta di di filtri Hard nei quali l’effetto ND si dissolve progressivamente come nei filtri Soft verso la parte superiore del filtro. Sono particolarmente indicati per gli scatti paesaggistici durante alba e tramonto quando il sole è presente nella composizione

Esistono due tipologie di montaggio dei filtri a densità neutra graduati:

  • Filtri a vite: sono rotondi e si avvitano sopra all’obiettivo
  • Filtri a lastra: sono rettangolari o quadrati e vengono posti davanti all’obiettivo manualmente o con dei porta-filtri.

I filtri GND presentano diverse graduazioni, in modo tale che la parte scura possa sottrarre da due punti luce, fino a renderla quasi completamente opaca. Per un corretto utilizzo dobbiamo misurare bene la luce per essere in grado di compensare le differenze di illuminazione. In effetti, il modo corretto di agire in questi casi sarebbe quello di misurare la luce nelle aree di illuminazione massima e minima e in base a ciò scegliere un filtro degradato che compensi questa differenza.

Esporre a destra

L’esposizione a destra è un tipo di esposizione con la quale si tende a a spostare la curva dell’istogramma verso destra, senza tuttavia andare a bruciare le alte luci.

esporre a destra in digitale

Il sensore dà il suo meglio nelle zone più luminose della scena. Pertanto, più luce riusciamo a raccogliere e maggiori saranno i dettagli contenuti nel file finale. Per eseguire questa tecnica, dobbiamo fotografare in Raw ed esporre nelle alte luci usando la modalità di misurazione spot, ed eventualmente sovraesporre di uno stop. Se la fotocamera ci permette di vedere l’istogramma dal vivo, o abbiamo l’avviso delle aree bruciate, il lavoro sarà più facile. Altrimenti dobbiamo effettuare alcune prove preliminari per vedere quanto possiamo spingerci nel sovraesporre le aree più luminose. Naturalmente, il risultato degli scatti richiede una fase di post produzione per recuperare i dettagli delle immagini troppo chiare.

Doppia esposizione

Quando fotografiamo un paesaggio con differenze nette tra alte luci e ombre possiamo fare due scatti della stessa scena: il primo con esposizione calcolata sul cielo, il secondo nella zona d’ombra e successivamente unirli in fase di post produzione. Questo procedimento consente di omogeneizzare l’esposizione delle zone di alto contrasto e di avere dettagli nelle alte luci e nelle basse luci. Per fare ciò sarà necessario l’uso di un treppiedi e impostare la fotocamera in modalità manuale.

Fotografare in HDR

HDR (High Dynamic Range) è una tecnica utilizzata in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) con un elevato contrasto di illuminazione.

fotografare in HDR

Con l’HDR possiamo superare i limiti di gamma dinamica della nostra reflex e riuscire ad avere una perfetta leggibilità sia nelle ombre che nelle alte luci. Questa tecnica ottiene un’immagine ad alta gamma dinamica basata sull‘unione di più scatti. Vengono scattate tre o più fotografie della stessa scena, esposte differentemente, in modo tale da raccogliere informazioni nelle alte luci, nelle ombre e nei toni medi. Per una corretta riuscita della tecnica non ci servono essere variazioni nelle immagini (al di là dell’esposizione). E’ necessario pertanto l’uso di un treppiede e di scattare foto di scene in cui non c’è movimento. Dobbiamo, inoltre, impostare la sensibilità ISO madre della nostra macchina fotografica, per ottenere anche la massima qualità nelle nostre immagini. L’HDR richiede un’ulteriore elaborazione per unire le diverse immagini registrate, cosa che può essere eseguita con programmi come Photoshop e Lightroom o con altri specifici per questo tipo di scopo.

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Tecniche di esposizione in situazioni di alto contrasto
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In questo articolo scopriremo alcune tecniche di esposizione in situazioni di alto contrasto, ovvero quando sono presenti nella stessa scena alte luci e basse luci.
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  1. Come sempre una guida molto completa e interessante, mi tornerà utile perchè amo tanto quelle situazioni in cui domina il contrasto!

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