Esistono diversi strani materiali che si possono usare per stampare e rendere positivo un negativo fotografico. Il fotografo e studente di neuroscienze Russell Marx ha trovato un metodo per stampare foto sulle alghe. Ho letto la sua storia in un post di DIYphotography. Russell ha messo insieme le sue due grandi passioni: biologia e arte, creando quella che possiamo definire come stampa all’alga o algaprint.
Dopo aver sperimentato con vari tipi di alghe, Russell ha trovato un tipo, la Chlorella vulgaris, che risulta perfetta per stampare foto. La Chlorella vulgaris essendo più pesante dell’acqua, affonda sul fondo. Questo permette di avere dell’acqua pulita e chiara in superficie e uno strato verde scuro di alghe nel fondo. Russell ha posizionato l’alga in una capsula di Petri (un recipiente in vetro che i biologi usano per la crescita di culture cellulari) e l’ha messa sotto l’ingranditore. Come le carte fotografiche, anche le alghe, come altri organismi fotosintetici, sono sensibili alla luce. La luce proiettata dall’ingranditore attraverso il negativo ha creato un’immagine positiva sull’alga.
Si tratta di un tipo di stampa originale, ma effimera. Se spostiamo la capsula e muoviamo il contenuto al suo interno, l’immagine scompare. Marx Russell assicura che esiste un modo per preservare questa tecnica, anche se non semplicissimo da attuare. Si dovrebbe rimuovere l’acqua con una pipetta da laboratorio e dopo aver immobilizzato l’alga, versare della resina.
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