“La prima volta che ho fotografato un serpente da vicino sono quasi svenuto. Ho sempre avuto il terrore di questi rettili, ma li trovavo anche terribilmente affascinanti. Sentivo una forma di repulsione- attrazione di fronte a questi esseri viventi. Il mio obiettivo nel realizzare la serie “Serpens” è esplorare la contraddizione di queste emozioni umane, la commistione tra paura e desiderio che rivela qualcosa di primordiale sulla nostra specie”.
Di origine italiana, Guido Mocafico nasce in Svizzera nel 1962. Specialista dello still life, lavora regolarmente per riviste internazionali come Numéro, Vogue Paris, Big, The Face. Mocafico, che vive a Parigi, ha trovato una maniera molto originale di fare arte.
La serie “Serpens” ritrae la bellezza, la sinuosità e l’eleganza di varie specie di serpenti. Il fotografo si avvale della collaborazione di erpetologi, negozi di animali e musei, per costruire nature morte con le forme e i colori dei rettili. I serpenti vengono sistemati da un esperto in una scatola di plastica trasparente foderata di tela nera.
Mocafico da una distanza di circa un metro aspetta che si formino delle trame interessanti per congelarle tramite lo scatto. Le sue foto mettono in evidenza la singolare bellezza dell’animale che le società umane hanno identificato simbolicamente sia con significati positivi (per gli Yaqui messicani, il serpente rappresentava lo sciamano) che negativi (come accade nella Bibbia in cui rappresenta Satana).
Attraverso i colori, le squame e le forme dei serpenti, Megafico dà vita a opere di straordinario impatto visivo che esplorano il fascino e il mistero della natura di questi rettili. Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per avere una visione completa della sua opera.
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