La divisione tra fotocamere e videocamere sembra essersi affievolita. Le principali reflex oggi in commercio, infatti, sono capaci di riprendere video in HD. Se si dispone di fotocamera con queste capacità le prestazioni video sono di livello molto elevato, ma richiedono la conoscenza di un linguaggio diverso da quello fotografico.
Per quanto simile ed affine, il linguaggio video si differenzia da quello fotografico, che implica il congelamento dell’istante nel tempo, in quanto la ripresa è una sequenza continua di immagini in movimento. Non tutti i fotografi possono, infatti, diventare dei bravi videomaker. Si richiede una certa pratica con le nuove tecniche e i nuovi accessori. Grazie all’impiego di sensori di grandi dimensioni e di ottiche superiori a quelle in campo video semi professionale, capaci di garantire una resa favolosa nello sfocato, possiamo realizzare cortometraggi, filmini matrimoniali, documentari e reportage con un’importante riduzione di costi.
Tuttavia, la ridotta profondità di campo e l’inefficacia dell’autofocus durante le riprese rendono indispensabile l’impiego di alcuni particolari sistemi di ripresa. Le riprese video a mano libera causerebbero un movimento eccessivo. Possiamo utilizzare un treppiedi a testa fluida , che consenta movimenti dolci e progressivi. Inoltre, se desiderassimo dare dinamicità alle nostre riprese seguendo il soggetto nel movimento si rende necessario l’utilizzo di specifici accessori come il rig, composto da due impugnature ed un supporto a spalla o il Jib, un sistema a braccio mobile con contrappesi per posizionare o spostare il sistema di ripresa dal basso verso l’alto e viceversa. I microfoni integrati nelle fotocamere sono di qualità sufficiente a riprese casalinghe.
Qualora volessimo implementarne la funzione possiamo dotarci di microfono esterno stereofonico per riprese in ambiente e monofonico direzionale per registrazioni in asse con l’obiettivo. Se ci volessimo dedicare alle interviste ci possiamo dotare di un microfono lavalier, uno di quei piccoli microfoni che si attaccano al bavero della giacca. Da un punto di vista tecnico, per evitare che il girato appaia impastato o a scatti si richiede un tempo di otturazione standard compreso tra 1/25 e 1/125 di secondo.
Ciò comporta che anche se chiudessimo al massimo il diaframma o diminuissimo la sensibilità ISO, potrebbe capitare che la luce che entra nell’obbiettivo sia ancora troppa. In questo caso è necessario montare un filtro a densità neutra (ND) sull’obiettivo per procedere a un’attenuazione della quantità di luce in ingresso. Nell’ipotesi, invece, che la luce sia poca è necessario servirsi di appositi illuminatori.
Di seguito 3 video tutorial con trucchi e consigli per iniziare al meglio il mondo del video making.
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