Prima fotocamera Lytro: fine della messa a fuoco?

C’erano dubbi sulla possibilità di realizzazione di una tecnologia così complicata e preoccupazioni circa il suo impatto sulla fotografia. La Lytro ha annunciato la messa in commercio della Lytro Light Field Camera all’inizio del 2012. 
Un originale design a parallelepipedo allungato, molto minimalista, con la presenza solo di due tasti, accensione e scatto. Dimensioni contenute per una fotocamera che incorpora la tanto chiacchierata tecnologia “Light Field”, un sensore che registra luminosità, intensità e direzione di ogni singolo raggio di luce, salvando tali informazioni nella memoria e rendendole disponibili in seguito per una successiva modifica tramite software ( per saperne di più guarda questo post).
In poche parole la Lytro Light Field permette gestire la messa a fuoco e la profondità di scatto dopo aver effettuato lo scatto, grazie ad un display touch screen. Questa piccola creatura con obiettivo f/2 e zoom 8x sarà venduta ad un prezzo di $399 (versione da 8 GB) oppure di $499 (versione da 16 GB). La sua perfetta integrazione con Facebook e Twitter è abbastanza chiara con la strategia della Lytro nel mercato fotografico.
Per il momento si è badato alla produzione di una macchina di non eccezionale qualità, per un target giovane, che permetta con assoluta semplicità di giocare con le immagini e di scaricarle immediatamente sui social network. Siamo ancora ben lontani da una rivoluzione, restano, tuttavia, tutte da scoprire le implicazioni che questa nuova tecnologia potrà apportare nel campo della fotografia e dei video.

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