“Photo opportunities” è il titolo del progetto fotografico realizzato da Corinne Vionnet. Attraverso la sovrapposizione di centinaia di immagini di monumenti famosi scattate in giro per il mondo da turisti anonimi e pubblicate on line, l’artista svizzera ha prodotto una nuova versione dell’immagine del monumento caratterizzata dai contorni morbidi e colori pastello.
La vita di Corinne Vionnet
Corinne Vionnet nasce nel 1969 a Monthey. Studia fotografia un solo anno presso l’Università Paris VIII, per poi proseguire come autodidatta. Attualmente vive e lavora a Vevey. Il suo lavoro è stato esposto a Les Rencontres d’Arles, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il FotoMuseum di Anversa, il Musée des Beaux-Arts, Losanna e il Chelsea Art Museum, New York. La sua serie Photo Opportunities è presente nel documentario di Arte ‘Collection PHOTO/Les Appropriationnistes’, diretto da Stan Neumann.
La fotografia di Corinne Vionnet
Le sovrapposizioni fotografiche di Corinne Vionnet sembrano catturare il passaggio del tempo e della presenza umana, senza alterarne la riconoscibilità del luogo. Nel gergo dei professionisti “Photo opportunities” sono le occasioni (di solito ufficiali) per scattare foto di politici o celebrità. Pare che il termine sia stato coniato dal presidente Nixon, che usava questa formula per convocare i reporter in set predisposti allo scopo di farlo ben figurare. Da qui la nascita dell’accezione negativa del termine, che è passato ad indicare uno pseudo-evento mascherato da notizia.
Vionnet fornisce, con sguardo provocatorio, un’analisi nei confronti del turismo di massa, sulla democratizzazione delle immagini e l’omologazione delle stesse (di questo abbiamo parlato in un post passato).
Al di là dell’effetto fotografico in sé, simile ad un morbido effetto panning, il risultato provocatorio sta nel cogliere la quantità di persone che scattano la stessa foto, dallo stesso punto di vista. Susan Sontag, nel suo libro “Sulla fotografia“, affermava che il turista vede le immagini del suo viaggio come un premio, come se le fotografie scattate dai turisti mirassero solo a dimostrare la presenza di fronte al monumento in un dato momento storico, per portare a casa un’attestazione, una prova di essersi avventurati a visitare luoghi esotici lontani da casa.
La fotografia di Vionnet assomiglia a un lento processo di distillazione, in cui vengono lentamente eliminate le impurità visive delle banali immagini del turista, e da cui emerge la figura insistente del luogo, un profilo identificabile, seppur sfocato, che forse è più simile all’impronta che queste mete turistiche lasciano nella nostra memoria. Immagini che sapientemente ci illustrano la differenza tra chi scatta un flusso automatico ed incosciente, che costituisce memoria del solo apparecchio fotografico e chi attraverso una ricerca personale persegue una visione interpretativa.
Per conoscere altri fotografi famosi
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per aver una visione globale del suo lavoro. Se volete vedere il lavoro dei maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.
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