“One Another” di Alisa Resnik

“Spesso ci si interroga su quanto le immagini possano raccontare la realtà. A mio avviso, sono in grado di farlo solo durante l’istante che viene salvato prima di scappare via, come se non fosse mai esistito. Nel mio lavoro ho scelto di non distinguere tra il vero e l’apparente: amo seguire il mio istinto… Amo vagare per il mondo alla ricerca di momenti da fermare, alla ricerca di una rivelazione, alla ricerca di uno specchio “.

Alisa Resnik nasce a San Pietroburgo nel 1976. Nel 1990 la sua famiglia lascia l’Unione Sovietica in dissoluzione e si trasferisce a Berlino. Studia storia dell’arte e filosofia presso la Humboldt Universität.
Inizia a fotografare nel 2008, viaggiando in giro per l’Europa e tornando in Russia e Ucraina. Selezionata nel festival PHotoEspaña tra i Descubrimientos nel 2009 e tra i nuovi fotografi di talento al Musée Suisse de l’Appareil Photographique, nel 2013 vince il prestigioso premio European Publishers Award con il suo libro One Another”.

“One Another” è una sorta di diario visivo. Immagini scure in piccole osterie, sale vuote o quasi deserte. L’obiettivo di Alisa Resnik si fa largo tra il buio inquietante della notte disegnando punti luci alla maniera di Caravaggio.

La solitudine dei suoi soggetti avvolti in una luce fredda si scontra con l’armonia del filo poetico che lega volti, emozioni e oggetti. Le immagini scorrono una dopo l’altra dando vita ad un racconto visivo tanto armonico come tragico. Un racconto che perde la sua connotazione referenziale e si concentra sulle emozioni.

Vi consiglio di dare uno sguardo al sito della fotografa russa per avere una visione completa della sua opera. Se volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.

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