Zoltán Vancsó è un fotografo ungherese che si è guadagnato fama e riconoscimenti, nonostante un approccio al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte.
La vita di Zoltán Vancsó
Zoltan Vancso nasce nel 1972 a Budapest, in Ungheria. Il suo insegnante d’arte delle scuole elementari, Ferenc Varga, lo inizia al mondo della pittura e si innamora presto del cinema. Nel 1991 viene accettato alla classe di specializzazione di fotografia nella scuola professionale n. 6 (Prater Street, Budapest). Dal 1993 al 2005 lavora come fotoreporter per il settimanale “168 ore”. Tra il 2002 e il 2012 insegna presso la scuola Camera Anima Open Academy. Attualmente lavora come fotografo freelance e tiene lezioni presso diverse scuole di fotografia.
Il fotografo ungherese non è rappresentato da nessuna galleria ed espone il suo lavoro al di fuori dai circuiti classici. Preferisce, infatti, presentare le sue opere lontano da gallerie, credendo che questa forma non permetta all’osservatore di entrare pienamente in connessione con il progetto fotografico. Le modalità di esposizione preferite sono il cinema, attraverso la proiezione di sequenze di immagini accompagnate da colonna sonora o il formato fotolibro.
Alla fine del 2010 è stato il primo fotografo ungherese a creare un negozio online dove ha reso disponibili al pubblico tutte le sue opere più importanti, in copie non numerate: “Preferirei che il valore di una stampa non fosse determinato dal numero di copie fatte, ma dal numero di persone a cui piace, dal numero di persone a cui evoca sentimenti. Allo stesso modo di un musicista che non pone limiti alle copie del suo lavoro che vuole condividere con il mondo“.
Zoltan Vancso nell’arco della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i tanti ricordiamo la borsa di studio Hungart (2002),il Balogh Rudolf Award (2003) e plurivincitore della borsa di studio fotografica Pecsi Jozsef e la borsa di studio creativa del Fondo Culturale Nazionale.
Lo stile fotografico di Zoltán Vancsó
Con la sua capacità di catturare momenti speciali e istantanee uniche, Vancsó riesce a trasmettere emozioni profonde e a creare uno spazio intimo di riflessione per lo spettatore. Una caratteristica distintiva delle fotografie di Zoltan Vancsó è l‘uso magistrale della luce naturale e dell’ombra. La luce diventa elemento chiave, nell’enfatizzare la profondità e creare un’atmosfera evocativa.
Un altro aspetto sorprendente delle immagini del fotografo ungherese è l’abilità nel creare composizioni complesse e ben bilanciate. Le linee, le forme e gli elementi visivi si fondono armoniosamente, creando una narrazione visiva che cattura l’attenzione dello spettatore e lo conduce per mano attraverso un viaggio emotivo. Un viaggio verso terre e popoli diversi.
Dai piccoli insediamenti ungheresi, all’Italia e alle Mauritius, attraverso uno sguardo che non ricerca differenze, quanto l’universalità del mondo in cui viviamo. Attraverso le sue immagini in bianco e nero, poste in successione seguendo un preciso linguaggio, il mondo sembra fermarsi in modo strano, come se non appartenesse più alla nostra realtà. Questa caratteristica trasforma la visione dell’autore, in un’esperienza da condividere con il pubblico che nasconde sottotesti intimi e psicologicamente intensi.
Se dovessimo analizzare la mole di lavoro del fotografo ungherese, possiamo distinguere due principali linee: una documentaristica e un’altra molto meno figurativa, quasi astratta. Nelle sue opere, Vancsó riesce a trovare bellezza in situazioni quotidiane, trasformandole in qualcosa di unico e straordinario. Il tema stesso perde la sua importanza e si dissolve nell’insieme della composizione. tutto diventa parte di un sistema che si manifesta lentamente attraverso la continuità prestabilita della sequenza.
Citazione di Zoltán Vancsó
“Ho lavorato per la stampa per dodici anni e ho sviluppato due diverse personalità di fotografo. Uno cerca di rappresentare la realtà nel modo più semplice e comprensibile, ma l’altro agisce al contrario; vive dell’improbabilità della stessa e del fatto che questa possa essere mediata attraverso la fotografia, dispositivo considerato oggettivo”.
Per conoscere altri grandi fotografi
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito di Zoltán Vancsó per avere una visione completa della sua opera. Se volete vedere il lavoro dei grandi maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.
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