Le fotografie di reportage Gueorgui Pinkhassov esplorano dettagli singolari, attraverso interessanti riflessioni che si avvicinano spesso alla fotografia concettuale e all’astrazione. Dopo aver studiato cinema alla VGIK di Mosca, Pinkhassov inizia a lavorare per Mosfilmcome fotografo di sala. Nel 1978 entra a far parte dell’Unione delle Arti Grafiche di Mosca, ottenendo lo status artista indipendente, che gli permette di esporre le proprie opere a livello internazionale. Nel 1979 il suo lavoro viene notato al di fuori della Russia per la prima volta, in una mostra collettiva di fotografi sovietici tenutosi a Parigi.
Lo stesso anno Andrei Tarkovski lo invita a fare un reportage delfilm “Stalker”(1979). Nel 1985 Pinkhassov si trasferisce a Parigi e nel 1988 entra a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos.
Il fotografo russo vaga per il mondo riflettendo attraverso le sue istantanee dettagli e sottigliezze che altrimenti andrebbero perdute. Pinkhassov trasforma il quotidiano in un mondo di straordinaria bellezza, in un singolare universo personale. Le sue immagini traducono la realtà in modo poetico.
L’approccio di Pinkhassov alla fotografia è quello di unregista: profondamente personale e cinematografico. Come fosse un bambinoalla scoperta del mondo, lo sguardo di Pinkhassov si interroga su tematiche di grande misterocon la freschezza e l’innocenza di chi non conosce la malizia.
Il fotografo russo lavora con gli enigmi, usando l’ombra come elemento strutturale di un’immagine e occultando, spesso, il volto del soggetto principale. Il risultato è una visione distopica, altamente lirica in cui le persone sembrano rinchiuse in una trappola costruita da loro stessi. Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artistaper avere una visione completa della sua opera.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
No Comments