Le immagini fotografiche di Denis Cherim guardano alla quotidianità, alla ricerca di momenti unici di perfetto sincronismo. Coincidenze fotografiche che colgono, attraverso la scelta del momento e della inquadratura, la straordinaria unicità che si nasconde sotto i nostri occhi.
La vita di Denis Cherim
Denis Cherim nasce a il 5 dicembre del 1987 a Costanza, in Romania. Grazie al padre, un riparatore di fotocamere di origine tartara, entra in contatto con la fotografia sin dalla tenera eta’. A 8 anni si trasferisce nella multiculturale Istanbul, e a 13 anni in Spagna, a Madrid. Crescendo, ha continuato a viaggiare, avendo la fortuna di conoscere culture diverse. Denis lavora come fotografo free lance e video maker.
Il “Coincidence project”
La parola coincidenza, viene dal latino incidere, che significa letteralmente cadere insieme. Per coincidenza intendiamo l’avvenimento fortuito più o meno simultaneo di due o più fatti. Sulle coincidenze esistono diverse e affascinanti teorie. Le immagini di Denis Cherim si avvicinano alla concezione di sincronicità, descritta dal padre della psicologia analitica Carl Jung. Lo psicanalista svizzero ha inteso la sincronicità come la simultaneità di due eventi vincolati tra di loro dal significato, ma legati in modo casuale. Due situazioni che non rappresentano l’una la causa dell’altra, ma che offrono un contenuto che si completa e che nascondono un significato emotivo per la persona che lo vive. In questo senso, gli eventi non sono oggettivi, ma sono frutto del modo con cui guardiamo la realtà e dei significati che gli vengono assegnati.
Cherim ha iniziato il Coincidence Project alla fine del 2012. Si dice che gli eventi sincronici rappresentino un messaggio simbolico. Denis Cherim girovaga camminando per la città, spesso pedalando in bicicletta, con la macchina fotografica a portata di mano, in cerca di forme, geometrie, linee e a temi che si uniscono misteriosamente.
La sua meticolosa attenzione ai dettagli e l’incredibile occhio per le giustapposizione gli permettono di congelare delle immagini che potrebbero sembrare irreali, e che richiedono, spesso, più di uno sguardo per apprezzarne la sottile poetica. La sua ricerca di attimi sincronici sottolinea come per quanto banali possano sembrare gli oggetti e le situazioni quotidiane, esiste un modo diverso di guardali. Un momento unico in cui ombre, forme, riflessi, linee architettoniche e luci si incontrano in qualcosa di sorprendente.
Lo stile del fotografo rumeno si avvicina alla concezione dell’attimo decisivo bressoniano, anche se con sfumature profondamente diverse. Una fotografia di strada che coglie, attraverso legami visuali, i parallelismi che si nascondono intorno a noi. Foto senza persone che si focalizzano sugli spazi deserti. Dove qualsiasi luogo può diventare teatro di una scena speciale.
Un nota citazione dello scrittore francese Marcel Proust recita “L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”. Le fotografie di Denis Cherim rimarcano il fatto che esistono diverse prospettive e che la realtà non è affatto immutabile. Il punto dal quale la guardiamo può cambiarla in maniera alquanto sorprendente.
La citazione
“Non sono mai stato bravo a scrivere o disegnare, ho capito che la fotografia era lo strumento perfetto per raccontare una storia sui miei pensieri, i miei dubbi, le mie emozioni e su come guardo al mondo eccitante in cui viviamo”.
Per conoscere altri fotografi
Vi consiglio di dare uno sguardo alla pagina Instagram di Denis Cherim per avere una visione completa della sua opera. Se volete vedere il lavoro dei grandi maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.
