Le case volanti di Laurent Chehere

Case che volano nel cielo, liberate dal peso del caos cittadino. Il progetto Flying Houses di Laurent Chehere si ispira al film Le ballon rouge di Albert Lamorisse. 

Se nel film la storia ruota attorno al bambino Pascal e al palloncino rosso da lui trovato per caso, con una narrazione di un’amicizia che sembrerebbe incredibile, se non fosse rappresentata tramite la semplicità degli occhi dell’infanzia, nel progetto fotografico il fotografo francese si avvale della stessa visione onirica per astrarre alcune vecchie abitazioni di Parigi dal contesto cittadino. 
Le case fluttuano nell’aria lontane dall’ambiente soffocante. Legate ancora al tessuto reale dai fili elettici, le case nascondono segni visibili della presenza umana, senza tuttavia manifestarne in modo prevalente l’apparenza. 
Macchiate da graffiti sui muri, con antenne satellitari e cartelloni pubblicitari, le case di Chehere volano immobili. Quando si staccano, diventano prigioni volanti, che bruciano senza consentire una via di fuga. 
Dopo molti anni come art director di una nota agenzia pubblicitaria, Laurent Chehere, nel suo progetto personale, ci regala una visione poetica e sognatrice, dove gli scorci suburbani manipolati, fluttuanti metafore di viaggio e fuga da problemi, si convertono in prigioni di mattoni, impossibili fughe dalla realtà.

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