Un controverso documentario, presentato in anteprima al Sundance Film Festival, mette in discussione l’attribuzione di una delle fotografie di guerra più iconiche:‘Napalm Girl’, sfidando oltre cinquant’anni di storia consolidata.
La Foto ‘Napalm Girl’: La Storia Ufficiale e la Nuova Controversia
In The Stringer, diretto da Bao Nguyen, un gruppo di giornalisti e investigatori sostiene che la celebre fotografia conosciuta come Napalm Girl – un’immagine indelebile della guerra americana in Vietnam che ha galvanizzato il movimento pacifista negli Stati Uniti – non sia stata scattata da Nick Ut, il fotografo dell’Associated Press a cui da sempre è attribuita.
La foto, ufficialmente intitolata The Terror of War e scattata l’8 giugno 1972, ritrae una bambina di nove anni, Phan Thi Kim Phuc, nuda e in lacrime mentre fugge con altri bambini, bruciati dal napalm, dal villaggio di Trảng Bàng, nel sud del Vietnam. L’Associated Press e Ut, allora ventunenne, hanno sempre sostenuto che fosse lui l’autore dello scatto, un lavoro che gli valse il premio Pulitzer e una carriera prestigiosa fino al suo ritiro nel 2017.
Chi Ha Scattato Davvero ‘Napalm Girl’? La Tesi del Documentario
Il documentario racconta un’altra versione dei fatti: l’iconica fotografia sarebbe stata in realtà scattata da Nguyen Thành Nghe, un autista vietnamita che lavorava come collaboratore freelance per la NBC e vendeva le sue foto all’Associated Press. La tesi è sostenuta da Carl Robinson, ex redattore fotografico dell’AP a Saigon, il quale afferma che Horst Faas, all’epoca responsabile del reparto fotografico, gli ordinò di modificare il credito della foto attribuendolo a Ut prima di distribuirla. Robinson dichiara che il peso di questa attribuzione errata lo ha tormentato per anni, spingendolo, ormai ottantenne, a ritrovare Nghe per chiedergli scusa.
La Difesa di Nick Ut e la Posizione dell’Associated Press
L’Associated Press, che ha rifiutato di partecipare al progetto, ha respinto con forza queste accuse, ribadendo la paternità di Ut con un rapporto dettagliato pubblicato pochi giorni prima della première del film. “Dopo approfondite indagini, non abbiamo trovato nuove prove convincenti per mettere in dubbio il fatto che Nick Ut sia l’autore della foto”, ha affermato l’AP in una recente dichiarazione.
Nel rapporto, l’AP elenca testimonianze di sette persone presenti sul luogo quel giorno, oltre a un’analisi degli archivi fotografici e dei negativi, concludendo che la versione del documentario non trova conferme. Robinson, descritto come un ex dipendente scontento, non aveva mai menzionato questa storia nella sua autobiografia del 2019. L’AP critica anche il fatto che i materiali del film siano stati condivisi solo con chi firmava accordi di riservatezza.
Testimonianze e Analisi Forensi: La Versione di Nguyen Thành Nghe
Dal canto suo, il team del documentario ha coinvolto testimoni e esperti forensi per sostenere il racconto di Nghe. Secondo gli investigatori, l’analisi delle immagini e la posizione di Nghe al momento dello scatto rendono improbabile che Ut sia l’autore della foto. Durante la première, Nguyen, Knight e lo stesso Nghe – accolto con una lunga standing ovation – hanno difeso la credibilità della loro indagine. “Abbiamo fatto tutto il possibile per essere rigorosi e trasparenti”, ha affermato Knight. Nghe, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Ho scattato quella foto. Non riesco a esprimere quello che provo, ma voglio solo dire grazie.”
Un’Indagine Che Solleva Domande sul Giornalismo e sulla Storia
Il regista Nguyen ha dedicato il film ai suoi genitori, che fuggirono dal Vietnam durante la guerra, e a tutti i rifugiati le cui storie rimangono spesso inascoltate. Secondo lui, il documentario invita il pubblico ad affrontare “verità scomode”. Knight ha concluso: “Quando emergono domande sulla nostra professione, dobbiamo esaminarci a fondo. Solo così possiamo essere più forti e trasparenti.”
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