“Chi non puo´ fare a meno di essere fotografo, sappia che si gioca la vita con una sola carta, in un gioco dove non esistono scuse: o si fanno foto o non si fanno”.
Dalla decada degli anni 70, Cristobal Hara (Madrid 1948) si e`dedicato a ricostruire un immaginario peculiare delle situazioni e dei luoghi paradigmatici del territorio spagnolo.
Se la iniziale traiettoria fotografica del fotografo madrileño e`legata alla tradizionale fotografia di reportage in bianco e nero, a partire del 1985 Hara passa al colore, per sviluppare quello che sara´ il suo inconfondibile stile: informale, semplice e circostanziale.
L’opera di Cristobal Hara nasce da un’osservazione attenta e prolungada della quotidianeita´. Nonostante il carattere documentale che caratterizza la sua fotografia, Hata non si limita alla semplice descrizione dei fatti, trasladando ogni immagine in una zona ambigua che obbliga lo spettatore ad analizzare e a profondizzare.
Cosi`i luoghi e i personaggi vengono come descontestualizzati, sfiorando il confine tra realtà e finzione. Uno sguardo sulla vita che non ricerca l’accadimento spettacolare e straordinario, ma che si costruisce a partire dei piccoli momenti che contraddistinguono la precarieta´della stessa.
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