Qual è la prima foto che ritrae la luna? Subito dopo l’invenzione dei metodi di registrazione fotografica, diverse persone tentarono di registrare la prima fotografia della luna. La lunghezza del procedimento di registrazione delle immagini aggiunta alle limitazioni tecniche dei primi apparecchi rendevano, tuttavia, alquanto ardua la cattura di una fotografia nitida. Si dice che lo stesso Louis Daguerre abbia provato più volte di fotografare la luna. Alcuni storici credono che sia stato proprio l’inventore del dagherrotipo nel riuscire in questa impresa. Altri pensano che i tentativi di Daguerre siano stati un grande insuccesso. Sostengono che le immagini scattate dal francese siano state sottoesposte e rovinosamente sfocate. Purtroppo, nessun originale di questi esperimenti fotografici è giunto ai nostri giorni.
La storia della prima fotografia della luna
La prima foto della luna di cui abbiamo una traccia visiva risale al 26 marzo del 1840. Si tratta di un dagherrotipo scattato dal chimico inglese John W Draper. Per questo viene conosciuto come il primo astrofotografo della storia.
John William Draper nacque il 5 maggio 1811 a St. Helens, Lancashire, in Inghilterra. Dopo aver studiato chimica all’University College di Londra, sotto la direzione di Edward Turner, Draper era emigrato in Virginia con la madre e i fratelli. Qui, non riuscendo a trovare una cattedra per insegnare chimica, ha studiato medicina presso la School of Medicine dell’Università della Pennsylvania. Nel 1839, Draper fu eletto professore universitario di chimica e botanica all’università, e si trasferì con la sua famiglia a New York City. Durante l’inverno 1839-1840 Draper provò diversi esperimenti per scattare dei dagherrotipi della Luna dall’osservatorio sul tetto della New York University.
Draper riuscì finalmente a catturare un’immagine a fuoco della Luna, presentando il dagherrotipo il 23 marzo del 1840 presso il Lyceum of Natural History di New York (che sarebbe poi diventato l’Accademia delle Scienze). L’immagine era larga circa un pollice ed è stata prodotta dopo un’esposizione di circa venti minuti. Si crede che questa prima fotografia della luna sia andata persa, come gli altri dagherrotipi originali di Draper, durante l’incendio del 1865 nella New York University.
La foto della luna di Draper del 26 Marzo del 1840
L’immagine che vedete nell’articolo, che è la più antica sopravvissuta, è un dagherrotipo che si pensa che Draper abbia realizzato tre giorni dopo il suo storico annuncio del successo fotografico, la notte del 26 marzo 1840.
Il dagherrotipo è rovinato dai segni del tempo. Raffigura parte di una Luna nell’ultimo quarto, capovolta verticalmente. Il sud lunare è, infatti, visibile nella parte superiore dell’immagine, perché Draper si era valso di un dispositivo chiamato eliostato per mantenere la luce della luna focalizzata sulla piastra durante i 20 minuti dell’esposizione.
Il 13 Aprile del 1840, Draper espose i risultati delle sue varie foto della luna presso il Lyceum. L’esibizione ebbe molto risalto nei giornali dell’epoca. Draper ha inventato anche un metodo per copiare i dagherrotipi su carta fotografica, noto come Tithonotype process, ma mancano evidenze dell’uso di questo procedimento per conservare le foto sulla Luna.
Per onorare Draper, un cratere sulla superficie lunare porta il suo nome. Il figlio di Draper, Henry è stato un importante astrofotografo. Dall’ osservatorio costruito a casa sua nel 1860, ha scattato più di mille immagini della luna e in seguito del sole, dei pianeti, delle comete e delle stelle. La nipote di Draper, Antonia Maury, è diventata una rispettata astronoma all’inizio del XX secolo.
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