Sarah Moon è una delle più famose fotografe contemporanee. Nell’arco della sua carriera di fotografa di moda e nel suo lavoro artistico personale ha sviluppato uno stile unico, costantemente avvolto in un’atmosfera eterea e pittorica.
La vita di Sarah Moon
Sarah Moon, alias di Marielle Warin, nasce a Vernon (Francia) nel 1941. Quando i nazisti arrivano a Parigi, la famiglia di origine ebraica è costretta a scappare in Inghilterra. Qui Sarah trascorre i primi anni d’infanzia. Dopo aver studiato disegno, lavora come modella di moda a Londra e Parigi (1960-1966) con il nome d’arte di Marielle Hadengue. Nel tempo libero scopre la passione per la fotografia e inizia a fotografare. A partire dal 1970 inizia a lavorare come fotografa di moda. Oggi Sarah Moon è considerata una figura chiave nella storia della moda. Le sue immagini morbide, romantiche, malinconiche, fuori dal tempo, ne hanno rivoluzionato il linguaggio convenzionale.
La fotografa francese ha creato il “look” pubblicitario per le famose case di moda Chanel, Cacharel e Comme des Garçons. E’ stata la prima donna a fotografare il Calendario Pirelli nel 1972. Nonostante la fama, Sarah Moon ha abbandonato gradualmente il lavoro commerciale, per dedicarsi alla ricerca personale attraverso i linguaggi della fotografia e del video. Nel 1979 ha vinto il Lion d’Or, pubblicitario cinematografico a Cannes per uno spot Cacharel. Sarah Moon ha collaborato con le riviste Marie-Claire, Vogue, Nova, Harper’s Bazaar, Elle, Stern.
Nel 1990 ha girato il film Mississipi One e alcuni film dedicati a importanti fotografi, come Henri Cartier-Bresson e Lillian Bassamn. Vincitrice del International Center of Photography’s Infinity Award e del Grand Prix national de la photographie nel 1995, Sarah moon e’ stata insignita, anche, del prestigioso Prix Nadar nel 2008. Sposatasi con Robert Delpire, l’editore d’arte che, nel 1958, aveva pubblicato Les Américains di Robert Frank, ha pubblicato con il marito il lussuoso cofanetto in cinque volumi, che include fotografie e film: “Sarah Moon: 1 2 3 3 4 4 5”.
Lo stile della fotografia di Sarah Moon
Le immagini di Sarah Moon riflettono la ricerca di un momento sfuggente, spesso malinconico e macabro, ma sempre dinamico. Guardando le sue foto abbiamo l’impressione che la realtà stia svanendo. Da un punto di vista tecnico, Moon è legata alla fotografia tradizionale a pellicola a colori e in bianco e nero. Realizza la maggior parte della sua magia monocromatica con una macchina fotografica Polaroid, con pellicole 665, e vari effetti creativi (sfocature, doppie esposizioni, pose lunghe, solarizzazioni), lavorando con una tavolozza piuttosto scura e limitata (che lei suole chiamare “tono della memoria“).
Anche le fotografie più definite vengono successivamente “rovinate” e “sporcate”, attraverso modifiche del negativo fotografico. L’immagine fotografica, più che una registrazione del reale, diventa una fuga. Nel mondo di Sarah Moon, la vita e la morte appaiono intrecciate. Ovunque la bellezza si mescola con la malinconia e la solitudine. Immagini che cercano l’imperfezione, per caricarsi di emotività. Una costante finzione dai limiti e dalle interpretazioni indefinite.
La citazione
“Ho sempre pensato che la fotografia sia un’occasione per mettere in scena, per raccontare una storia attraverso le immagini. Quello a cui miro è un’immagine con un minimo di informazioni, che non ha alcun riferimento a un determinato tempo o luogo – ma che comunque parli, che evochi qualcosa che è accaduto poco prima o che può accadere subito dopo“…….”La mia visione sfocata è innata. Sono miope come una talpa. È stato solo quando ho iniziato a fotografare che me ne sono resa conto. La gente mi diceva:- Questa foto non è nitida!.Io non capivo, perché era così che vedevo le cose, non avevo mai portato gli occhiali in vita mia”.
Per conoscere altri Fotografi Famosi
Se volete vedere il lavoro di altri maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.
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Asciutto ed essenziale, un racconto scevro di romanticismi che va al netto della faccenda: Sarah Moon è una grande. E basta! Grazie.