La fotografia di Jitka Hanzlová

Jitka Hanzlová è una fotografa che combina paesaggio e ritratto in un’intensa meditazione sull’identità dell’europa dell’est. Jitka Hanzlová è nata nel 1958 a Nachod (Repubblica Ceca). A 24 anni lascia il suo paese in fuga dal regime comunista e si stabisce nella città tedesca di Essen. Qui studia comunicazione visiva, specializzandosi in fotografia. La condizione di esiliata segna profondamente il suo lavoro.

 


Lo stile delle foto di Jitka Hanzlová

Tra due vite, due culture, due lingue, due paesaggi, Jitka Hanzlová si affida al linguaggio universale della fotografia per affrontare un’affascinante ricerca sull’identità. Le sue immagini si muovono alla costante ricerca del rapporto che l’individuo ha con l’ambiente dove vive. Immagini verticali che ritraggono persone e paesaggi con una straordinaria e poetica malinconia. Hanzlová ha guadagnato i consensi del pubblico con il progetto Rokytník, realizzato tra il 1990 e il 1994, in un villaggio del suo Paese natale, dopo dieci anni di esilio. Ma è soprattutto con la serie Forest (2000-2005) che il linguaggio della fotografa si fa più profondo. A differenza di molti fotografi che ritraggono la natura come un ambiente piacevole, nelle immagini della fotografa ceca non c’è posto per il benvenuto. Jitka Hanzlová abbandona l’estetica documentaria per mostrare la foresta come metafora, un luogo duro dove la linea che divide la fantasia e la realtà diventa sempre più sottile.

Possiamo guardare al lavoro fotografico di Jitka Hanzlová come un’intensa meditazione sull’identità dell’europa dell’est dopo la Guerra Fredda. I suoi ritratti, dalla composizione raffinata e al tempo stesso casuale, affrontano, quasi sempre, direttamente lo sguardo dei soggetti. I toni teneri e fragili delle immagini, sembrano sfumare la materialità palpabile di ciò che è rappresentato, lasciandoci la sensazione di instabilità che esprimono.

Jitka Hanzlová foto albero serie Forest

Vincitrice nel 2003 del Grand Prix Award – Project Grant di Arles e del BMW- Paris Photo prize 2007. Le fotografie di Jitka Hanzlová si trovano in collezioni di fama internazionale tra cui la Bibliothèque Nationale di Parigi; il Museum of Modern Art di New York e lo Stedelijk Museum di Amsterdam.

La citazione

“Tutto il mio lavoro ruota intorno all’idea di ciò che è casa. Vivere in esilio significa parcheggiare la memoria, il nostro stesso linguaggio, perdere l’equilibrio, mettendo tutta la speranza nel futuro….”

jitka hanzlova fotografia

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