La fotografia di Cécile Decorniquet

Il lavoro fotografico di Cécile Decorniquet mette in evidenza l’ambiguità della fase dell’infanzia, attraverso la creazione di un mondo fantastico, dove non esiste spazio o tempo.

La vita di Cécile Decorniquet

Nata nel 1983 Aubergenville, un comune situato nel dipartimento degli Yvelines, nella regione dell’Île-de-France, Cecile inizia a fotografare a 14 anni. Studia fotografia presso la scuola Gobelin di Parigi. Inizia a mostrare i suoi scatti in gallerie e festival a partire dal 2008. Vince il prestigioso premio di fotografia HSBC nel 2012 e il SFR Young Talent Award nel 2013. talmente lavora a Parigi come fotografa free lance.

Lo stile della fotografia di Cécile Decorniquet

Cécile Decorniquet manipola l’immagine fotografica creando prospettive uniche e inusuali nell’ambito del ritratto contemporaneo. Seguendo le orme della pittura barocca spagnola e di illustratori naif, come Mark Ryden e Marion Peck, Decorniquet ci mostra un volto dell’infanzia misterioso, che sfida e interroga il pubblico. L’artista francese veste le ragazzine, da lei ritratte, come delle signorine dell’epoca vittoriana. I suoi ritratti non sono angelici. I ritratti sottolineano l’eterna contraddizione umana tra ciò che vogliamo e ciò che il mondo si aspetta da noi. L’estetica vittoriana, in questa atmosfera sembra adattarsi alla perfezione. Nessun altro periodo storico ha portato alla luce la profonda dicotomia tra gli impulsi primari e la morale sociale. I bambini sembrano in procinto di partire. L’innocenza diventerà presto disincanto. Le opere di Cécile Decorniquet si caratterizzano per una grande bellezza estetica, con sguardi malinconici che invitano a guardare dentro, ad andare oltre all’apparenza, immergendoci in un mondo surreale, come se fossimo dall’altra parte dello specchio.

Dal punto di vista tecnico, la fotografa francese scatta, abitualmente, con una una fotocamera Hasselblad 553 ELX ,con un dorso digitale Phase One. Per la serie dei bambini, chiamata Lady, ha utilizzato spesso una Canon 5D per ragioni pratiche. Non avendo un assistente,ha preferito lavorare con una fotocamera più leggera e veloce.

La citazione

“La fotografia è per me un modo per sublimare e andare oltre la realtà per mostrare l’invisibile. C’è una ricerca tra la nostalgia e il divenire nelle mie immagini“.

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