La fotografia di Annika von Hausswolff

Appendo sempre le mie foto abbastanza in basso, in modo che lo spettatore le guardi con lo stomaco, piuttosto che con gli occhi “.

Annika von Hausswolff è uno dei fotografi svedesi di maggior successo nel panorama internazionale. Nata a Göteborg nel 1967, ha studiato a Stoccolma presso la Konstfackskolan – University College of Arts. Nel 1999, ha rappresentato la Svezia alla Biennale di Venezia. Nel corso degli ultimi anni, Annika ha vissuto e lavorato a Berlino, ma è, recentemente, tornata a Gothenburg per accettare una cattedra di fotografia presso l’Università di Göteborg.

Le opere di Annika von Hausswolff si servono della staged photography per costruire immagini che riflettono una realtà psicologica dominata da alienazione, paura e sogni. Immagini nitide e sensuali che s’interrogano sulla psiche umana e il modo di vivere nel nostro ambiente.

Vedendo le immagini di spazi, salotti vuoti con oggetti sinistri, bambini con motoseghe, e corpi nudi nella foresta, ci imbattiamo in un mondo che allo stesso tempo sembra familiare ed estraneo. Un mondo parallelo in cui gli oggetti trasudano presenza, mentre le persone appaiono assenti.

Quando ci avviciniamo a una delle sue immagini, abbiamo la sensazione di riconoscere quello che accade, come se lo avessimo visto in precedenza; tuttavia qualcosa nella scena stravolge l’immagine. Percepiamo un malessere latente, l’imminenza di qualcosa imprevedibile o terribile che potrebbe succedere o che è già accaduto. Questa interazione tra coerenza e incertezza, assurdità e normalità, fine e inizio, caratterizza la logica e l’universo illogico creato da Hausswolff.

Un’altra caratteristica distintiva delle opere della fotografa svedese è l’uso delle installazioni spaziali in cui le fotografie vengono spesso combinate con elementi scultorei che rappresentano dettagli di ambienti domestici. Situati nello spazio espositivo, gli oggetti diventano un prolungamento delle stesse immagini.

Il lavoro di Annika von Hausswolff fa parte di molte collezioni svedesi e internazionali tra le quali il Museo Solomon R. Guggenheim di New York, il Moderna Museet di Stoccolma, la Astrup Fearnley Collection di Oslo e la Fondazione Hasselblad, di Göteborg. Vi consiglio di dare uno sguardo al sito internet dell’artista per avere una visione completa della sua opera.

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