Il lavoro della fotografa vietnamita An-My Lê offre un’interessante riflessione sui paesaggi trasformati dalle guerre o da altre forme di attività militare, attraverso immagini che fondono i confini tra realtà e finzione.
La vita di An-My Lê
An-My Lê è nata a Saigon, in Vietnam, nel 1960. La famiglia di Lê è fuggita dal Vietnam nel 1975, durante l’ultimo anno di guerra, trasferendosi prima in Francia e poi negli Stati Uniti, come rigugiata politica. An-My Lê ha frequentato la Stanford University, dove ha conseguito la laurea e il master in biologia. Successivamente ha studiato un master in belle arti presso l’università di Yale.
Lê ha ricevuto numerosi premi, tra cui la borsa della New York Foundation for the Arts (1996), la prestigiosa John Simon Guggenheim Memorial Foundation Fellowship (1997), la borsa di studio della Fondazione Macarthur (2012). Il suo lavoro è stato esposto in importanti musei come il Museum of Modern Art (MOMA) di New York., il Museum of Contemporary Photography di Chicago, il Whitney Museum of American Art, il San Francisco Museum of Modern Art, alla Henry Art Gallery di Seattle e all’International Center of Photography (ICP) di New York. Attualmente An-My Lê vive e lavora a Brooklyn, New York, ed è professoressa presso il Dipartimento di Fotografia del Bard College.
La fotografia di An-My Lê
Utilizzando una fotocamera di grande formato, An-My Lê gioca con la complessità della verità e della narrativa, realizzando fotografie che mettono in discussione il modo in cui elaboriamo e comprendiamo le guerre attuali e passate. Molti critici, tra i quali Susan Sontag, hanno evidenziato il potenziale delle immagini di manipolare il modo in cui elaboriamo le atrocità. An-My Lê fotografa paesaggi dilaniati dalla guerra con una sensibilità per la loro innata bellezza, sottolineando come gli orrori possano spesso nascondersi all’interno di splendidi e candidi paesaggi. Come ha affermato la curatrice Karen Irvine la fotografia di An-My Lê, invece di creare immagini di reportage di eventi reali scioccanti, ritrae luoghi in cui la guerra è psicologicamente anticipata, elaborata, o rivissuta.
Nella prima serie di Lê, intitolata “Viêt Nam” (1994–98), i ricordi di una campagna devastata dalla guerra si riconciliano con il paesaggio contemporaneo. Per realizzare “Small Wars” (1999-2002), forse la sua serie più famosa, An-My Lê ha seguito un gruppo di devoti rievocatori della guerra del Vietnam nella Carolina del Nord e nella Virginia rurale, la maggior parte dei quali non aveva vissuto direttamente il conflitto. Più tardi, dopo che la sua petizione per viaggiare con l’esercito americano in Iraq come fotografa è stata respinta, ha visitato una base marina nel deserto del Mojave. Il risultato di questo periodo è la serie “29 Palms”(2003-2004). 29 Palms documenta l’addestramento dei soldati per il dispiegamento in Iraq, soffermandosi su cosa avviene prima di un conflitto armato. Le fotografie di Lê ritraggono i soldati americani sul suolo nazionale che recitano il teatro del conflitto in villaggi fabbricati. Recentemente la fotografa vietnamita è passata dall’analisi di gruppi sociali più piccoli e chiusi, all’ambiente aperto e vertiginoso della politica americana contemporanea, nel progetto, “Silent General” (2015), che include immagini di agenti dell’immigrazione e del controllo delle frontiere, lavoratori agricoli, disastri ambientali e siti di monumenti rimossi dalla Guerra Civile.
La frase di An-My Lê
“La questione della scala è cruciale per me. Quando trovi la scala corretta per una fotografia, puoi creare relazioni che ti consentono di suggerire sia la dinamica di potenza, che di equilibrio”…“Sono sempre stato terrorizzata dall’idea che le mie fotografie sarebbero state semplicemente belle. La bellezza è spesso vista come priva di sostanza. Col tempo, ho acquisito fiducia nella mia capacità di cogliere situazioni che sono definite da una sorta di bellezza complicata. Immagini che attraggono per la bellezza, ma che respingono allo stesso tempo per un sottofondo problematico”.
Per conoscere altri fotografi famosi
Se volete vedere il lavoro dei maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.
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