Jean-Pascal Imsand rimane una figura oscura e per molti versi misteriosa nel panorama della fotografia europea.
Imsand nacque il 26 giugno del 1960 a Losanna. Dopo gli studi nella scuola di belle arti al “Kunstgewerbeschule” di Basilea, nel dipartimento di Graphic Design e una pratica di cinque anni come litografo presso l’Atelier di Saint-Prex di Pietro Sarto, si appassionò alla fotolitografia, un processo di riproduzione fotomeccanica di immagini volto alla produzione della pellicola per la matrice di stampa litografica e offset, che gli permetteva la possibilità di sperimentare.
Le immagini di Jean-Pascal Imsand sfuggono ad ogni tentativo di classificazione. Un artista ribelle, sensibile e tormentato morto a soli 34 anni, nel 1994. Oltre alle immagini della sua città natale e di quella adottiva (Zurigo), Jean-Pascal Imsand ha realizzato anche una serie di fotomontaggi, ritratti e reportage nel mondo della droga e dell’handicap.
Scatti improvvisi che incarnano una visione politica, talvolta aspra e tagliente, di una realtà che Insand addolcisce attraverso i sentimenti che riesce a trasmettere. Le sue immagini mai banali nei paesaggi, mai ridondanti nei soggetti umani raccontano, attraverso una tecnica espressiva indiscutibile, aspetti ed emozioni quasi fluttuanti che rappresentano il lato cupo e malinconico dell’artista.
I fotomontaggi, per i quali ha ricevuto il Grand Prix Kodak Européenne de la Photographie di Arles nel 1988, utilizzano vapore, nuvole e ombre profonde per costruire visioni oniriche di una realtà ulteriore. Maestro nella camera oscura, l’artista svizzero riesce a spingere ombre e luci, rivelando attraverso un bianco e nero contrastato che non rinuncia alle tonalità dei grigi, elementi espressivi del suo virtuosismo.
Lo stile oscuro dell’artista incarna figure spettrali che sfidano i soliti cliché sulla Svizzera come terra di virtù, precisione, cioccolato e banche. La Fondation Jean-Pascal Imsand, fondata nel 2000 con l’obiettivo di mantenere il lavoro Imsand e di renderlo accessibile al pubblico attraverso pubblicazioni e mostre, detiene i diritti d’autore di tutte le opere create dall’artista. Vi consiglio di guardare il sito della fondazione per una visione più ampia della sua opera.
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