“I miei metodi di lavoro sono praticamente “alla cieca”, perché come fotografo sono fondamentalmente autodidatta. Per lo più ignaro di tecniche appropriate e processi, dispongo solo di diversi elementi che mescolo per ricostruire i sogni”.
Nato in Moravia, la parte orientale della Repubblica Ceca, nel 1962, Kamil Vojnar ha studiato alla School of Graphic Arts di Praga (1976-1981) e nel 1985 alla Philadelphia Art Institute. Dopo essersi trasferito New York nel 1989, ha lavorato per diversi studi e poi come libero professionista, specializzandosi nella produzione di fotografie per libri e copertine di CD. Trasferitosi a Parigi, vive e lavora a St. Remy nella provenza francese.
Spinto dalle pressioni interne, il lavoro di Kamil esplora gli angoli nascosti dell’anima, dove risiedono le emozioni umane. Attraverso le sue immagini offre una particolare visione che nasce come reazione alle contrapposizioni dell’esistenza. Un mondo dove alla bellezza fa da contraltare una profonda sofferenza.
Ciò che rende unico il lavoro di Kamil non è l’oggetto ritratto, ma la modalità stessa di produzione. L’approccio di Vojnar sfrutta la stratificazione di diverse fotografie e texture, mescolando il tutto con vernici ad olio e cera. Le immagini di Vojnar possono essere viste sotto diversi aspetti. Surrealiste e concettuali, indagano il mondo in cui viviamo attraverso chiavi metaforiche e guardano con fascino all’altrove, uno spazio tra la terra, il cielo e le menti dove succedono cose che non comprendiamo mai pienamente. Vi consiglio di guardare il sito dell’artista per avere una visione completa della produzione fotografica.
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