“Quello che mi ha affascina di un luogo è quando viene immerso in una luce implacabile, che interferendo con lo spazio ed i colori, rende impossibile decifrare la nozione del tempo“.
Esistono momenti del giorno in cui gli abitanti delle città si trovano temporaneamente intrappolati in spazi chiusi, immersi nella luce artificiale, circondati da colori sgargianti, come fossero inpantanati in un transitorio status di pausa lenta.
In questi istanti nonostante le persone appaiono fisicamente presenti in un contesto ambientale, le loro menti fuggono spesso altrove. Partendo da questo assunto, il fotografo russo Alexei Vassiliev da’ vita a ritratti sfocati che catturano questo fenomeno con sorprendente forza emotiva.
I soggetti di Vassiliev fluttuano come sospesi. Immagini che richiamano l’angoscia muta dei dipinti di Francis Bacon e le scene surreali delle opere teatrali di Samuel Beckett. Attraverso un tempo di posa molto lenta, Vassiliev riesce a catturare i colori intensi del fondo, lasciando sfumati i gesti umani, al fine di creare immagini iconiche che evocano l’essenza dell’umanità moderna.
Il fotografo russo attraverso un approccio estetico rivela un mondo di una bellezza scintillante. Nei luoghi anonimi, nei momenti inaspettati sorge il fascino dell’indefinito e dell’indefinibile.
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per avere una visione completa della sua opera.
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