I ritratti sfocati di sconosciuti anonimi, realizzati dal fotografo russo Alexei Vassiliev, si rifanno al linguaggio pittorico per cogliere il silenzio e la solitudine della scissione tra la presenza fisica in un luogo e lo stato mentale.
La vita di Alexei Vassiliev
Alexei Vasilyev è nato a Mosca nel 1959. Ha studiato all’Università di Lettere e Filosofia di Mosca, sperando di diventare interprete. Ma non essendo un comunista molto ortodosso, ha dovuto abbandonare il suo sogno lavorando in televisione, radio, cantieri e fabbriche. Dopo la perestroïka, Alexei ha iniziato finalmente a esercitare la professione di interprete. In questo periodo ha tradotto diversi romanzi gialli francesi in lingua russa. Trasferitosi in Francia nel 1993, si è avvicinato alla fotografia per casualità. Un amico giornalista gli chiese di sostituire un fotografo che doveva accompagnarlo in un intervista al conte De Sade e visitare il castello dove aveva vissuto il suo antenato, il “divino marchese”.
La fotografia di Alexei Vassiliev
Esistono momenti del giorno in cui gli abitanti delle città si trovano temporaneamente intrappolati in spazi chiusi, immersi nella luce artificiale, circondati da colori sgargianti, come fossero inpantanati in un transitorio status di pausa lenta.
In questi istanti, nonostante le persone appaiano fisicamente presenti in un contesto ambientale, le loro menti fuggono, spesso, altrove. Partendo da questo assunto, il fotografo russo Alexei Vassiliev da’ vita a ritratti sfocati che catturano questo fenomeno con sorprendente forza emotiva.
I soggetti di Alexei Vassiliev fluttuano come sospesi. Immagini che richiamano l’angoscia muta dei dipinti di Francis Bacon e le scene surreali delle opere teatrali di Samuel Beckett. Attraverso un tempo di posa molto lenta, Vassiliev riesce a catturare i colori intensi del fondo, lasciando sfumati i gesti umani, al fine di creare immagini iconiche che evocano l’essenza dell’umanità moderna.
Il fotografo russo attraverso un approccio estetico rivela un mondo di una bellezza scintillante. Nei luoghi anonimi, nei momenti inaspettati sorge il fascino dell’indefinito e dell’indefinibile.
La frase di Alexei Vassiliev
“Quello che mi ha affascina di un luogo è quando viene immerso in una luce implacabile, che interferendo con lo spazio ed i colori, rende impossibile decifrare la nozione del tempo“.
Per scoprire altri fotografi famosi
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per avere una visione completa della sua opera.Se volete vedere il lavoro di altri maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)