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I collage di Daniel Gordon

Daniel Gordon è noto per un lavoro fotografico che mescola fotografia e scultura. Il fotografo statunitense utilizza l’appropriazione e la riproduzione per mettere in discussione la natura della relazione tra immagine e oggetto.

daniel- gordon fotografia e scultura immagine ritratto

La vita di Daniel Gordon

Daniel Gordon, 1980 (USA), è un fotografo concettuale che vive e lavora a Brooklyn (New York). Gordon ha conseguito la laurea presso il Bard College e un MFA presso la Yale School of Art. Tra le recenti mostre personali ricordiamo: Night Pictures, James Fuentes, New York (2020); Tonalità e saturazione, Houston Center for Photography (2019); Blue Room, James Fuentes, New York (2018); Colore selettivo, M+B, Los Angeles (2017); Nuova tela, James Fuentes, New York (2017); Bolte Lang, Hand, Select & Invert Layer, Zurigo, Svizzera (2016); Shadows, Patterns, Pears, Foam Museum, Amsterdam, Paesi Bassi (2014); e Screen Selections e Still Life, Wallspace, New York (2014).

Il suo lavoro è incluso in importanti collezioni in tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art, New York; Il Guggenheim, New York; Molo 24, San Francisco; Museo della schiuma, Amsterdam, Paesi Bassi; e la Fondazione VandenBroek, Lisse, Paesi Bassi.

L’opera fotografica di Daniel Gordon

Il fotografo statunitense Daniel Gordon compone immagini che giocano con le nozioni di artificio e autenticità. Con la serie “Flying pictures” (2001-2004), Gordon dà vita a immagini che rendono possibile il sogno di volare, anche se solo per 1/125 di secondo. Utilizzando una fotocamera montata su un treppiede, Gordon si lancia in aria, mentre un assistente scatta l’otturatore. Le immagini in volo sono allo stesso tempo paesaggi pastorali e documenti di una performance.

Nelle più recenti serie fotografiche Gordon, invece, lavora in modo scultoreo. Cerca su Internet immagini, le stampa e le taglia per costruire dei grandi collage tridimensionali. Una volta terminata, la scultura viene fotografata con una macchina fotografica di grande formato e successivamente distrutta. Pertanto il lavoro dell’artista americano esiste solo attraverso l’atto fotografico.

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Le immagini di Daniel Gordon suscitano allo stesso tempo attrazione e repulsione. Sono irresistibilmente vivaci e tattili, ma anche surreali e grottesche. Le sue opere non sono quello che sembrano a prima vista. Sembrano collage, ma in relata sono immagini di sculture.

L’improvvisazione è fondamentale nel procedimento lavorativo del fotografo americano. A differenza della perfezione delle immagini manipolate con Adobe Photoshop, questi tableaux di carta sono volutamente grezzi e rozzi. Come fosse un nuovo dottor Frankenstein, Gordon crea i suoi mostri, sbattendo insieme parti del corpo per creare un nuovo essere. Cuciture e linee di frattura non vengono nascoste, per enfatizzare la natura materiale sia del soggetto che dell’oggetto.

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Per conoscere il lavoro di altri grandi fotografi

Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per avere una visione completa della sua opera.Se volete vedere il lavoro dei maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.