HDR (High Dynamic Range) – come funziona?

Una foto HDR (High Dynamic Range) è uno scatto che mostra contemporaneamente le aree più luminose e più scure di una scena. In questa guida impareremo a usare al meglio la tecnica HDR in fotografia.

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Gamma dinamica e limiti della fotocamera

A differenza dell’occhio umano, una fotocamera, in una scena ad alto contrasto, non riesce a regolare le ombre e le luci nella stessa scena. Il sensore della fotocamera o la pellicola (se fotografiamo in analogico) si trovano in difficolta, in diversa misura, nelle differenze di luminosità, perché hanno un limite dettato dalla gamma dinamica. La Gamma dinamica è la differenza tra il minimo ed il massimo valore di luminosità che un supporto riesce a percepire. Le fotocamere solitamente sono in grado di raccogliere dettagli intorno a una differenza di luminosità di otto diaframmi (anche se esistono modelli che arrivano a dodici).

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Per ovviare a questi limiti, in alcune situazioni possiamo ricorrere alla tecnica HDR (High Dynamic Range). Questa tecnica consiste nello scattare più scatti della stessa scena (3, 5, 7 o più) con impostazioni di esposizione diverse, per poi unirle in un unico scatto in post-produzione. Ogni immagine catturerà la scena con esposizioni diverse. Una volta unite le varie immagini, l’immagine HDR generata fornira’ un’esposizione complessiva corretta.

Quando usare la fotografia HDR?

Vi sono diverse situazioni in cui la fotografia HDR può tornare utile, se usata bene. Alcune di queste includono la fotografia d’interni, i paesaggi notturni e i paesaggi all’alba e al tramonto. La tecnica HDR ci aiuta in queste situazioni in cui è difficile, e a volte impossibile, tenere sotto controllo le alte luci mantenendo allo stesso tempo i dettagli nelle ombre.

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La fotografia HDR è particolarmente vantaggiosa nella fotografia di paesaggio durante la cosiddetta Golden Hour, ovvero il periodo dopo l’alba e prima del tramonto. In questa situazioni, infatti, il sole è basso nell’orizzonte e crea un contrasto molto forte tra le parti colpite dalla luce e quelle che rimangono ombra. La fotografia HDR può aiutarti a mettere in risalto i dettagli nelle luci e nelle ombre. In questi casi è possibile utilizzare alternativamente alla tecnica HDR, un filtro graduato a densità neutra (GND), ovvero un filtro costituito da un vetro composto da due parti distinte: un’area trasparente e una sezione più scura. Posizionando la parte più scura del filtro sulla parte più luminosa della scena, che stiamo fotografando, possiamo ridurre la differenza di esposizione nel fotogramma, direttamente durante lo scatto.

Dobbiamo non pensare che l’uso dell’HDR sia sempre necessario in questi casi. Potrebbe non essere sempre l’opzione migliore per il tuo scatto. Facciamo l’esempio di una scena al tramonto in cui vogliamo evidenziare l’effetto silhouette di un primo piano, sfruttando i grandi contrasti. In questo caso usare la tecnica HDR provocherebbe un effetto opposto.

Sebbene l’HDR sia comunemente associata alla fotografia di paesaggi, può risultare indispensabile anche nella fotografia notturna e nella fotografia d’interni. Nella fotografia notturna la tecnica HDR risulta importante nel bilanciare la grande variazione di luci tra il cielo scuro e le differenti fonti d’emissione luminosa artificiale. Se usassimo un solo scatto, in alcune situazioni, parti della scena potrebbero risultare molto più luminose del necessario. Nelle fotografie d’interni la fotografia HDR viene usata per bilanciare la luminosità degli spazi interni con quelle esterne delle finestre.

Perché la fotografia HDR ha una cattiva reputazione?

La tecnica HDR è stata particolarmente popolare tra i fotografi fino ad alcuni anni fa. Sfortunatamente, il suo cattivo uso, tramite degli strumenti automatizzati e una post produzione eccessiva ha portato ad un prolificarsi di immagini grottesche e poco realistiche. Col tempo, questo tipo di elaborazioni eccessive in post produzione hanno inondato il web e sono anche diventate, impropriamente, sinonimo della stessa modalità HDR.

Dobbiamo, tuttavia, tenere a mente di come l’HDR sia uno strumento tecnico molto importante in fotografia digitale e di come una buona foto HDR ci aiuti a migliorare le nostre immagini, mantenendo l’aspetto naturale della scena fotografata.

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Strumenti necessari per scattare in HDR

Per fare una fotografia HDR abbiamo bisogno di una fotocamera in grado di controllare manualmente la velocità dell’otturatore. Un Treppiede e un Software di post produzione (più avanti specificheremo quali sono i più indicati) che permetta di unire i differenti scatti in un HDR

Come fare una fotografia HDR – Fase di scatto

Treppiede

Se dobbiamo scattare delle esposizioni multiple per una foto HDR, abbiamo bisogno di un treppiedi per fare degli scatti completamente identici per quanto riguarda la composizione. Infatti, gli scatti per essere uniti in un secondo momento in post-produzione, devono essere perfettamente allineati. Necessario anche un pulsante di scatto remoto o il timer per non muovere per nulla la nostra fotocamera.

Preparazione scatto e Impostazioni

Imposta la fotocamera in modalità di salvataggio in formato RAW. Usa l‘impostazione ISO più bassa in considerazione della scena che stai fotografando, per evitare rumore digitale. Selezioniamo la modalità manuale della fotocamera manuale (M), e la modalità di misurazione spot, per effettuare misurazioni nelle diverse parti dell’immagine ed esporre bene ciascuna di esse in ciascuno degli scatti.

Per ottenere una fotografia HDR usiamo la tecnica del Bracketing. Per bracketing intendiamo la tecnica con cui scattiamo più foto dello stesso soggetto utilizzando diverse impostazioni della fotocamera, senza muovere la composizione. In Italia questa tecnica viene anche chiamata esposizione variata a forcella. Il parametro che dobbiamo variare per ottenere una HDR, tra uno scatto e l’altro di bracketing, è quello della velocità dell’otturatore (tempo di scatto). Per realizzare il bracketing per l’HDR possiamo utilizzare il Bracketing automatico (se la nostra fotocamera ha questa funzione) o in alternativa realizzarlo manualmente.

Quante immagini hai bisogno per un HDR?

Nella maggior parte dei casi, sono sufficienti 3 esposizioni della stessa scena: una normale, una sottoesposta e una sovraesposta. Se le differenze di gamma dinamica sono molto grandi, come nel caso del sole nell’inquadratura, potrebbe essere necessario utilizzare più scatti per avere una gamma dinamica completa.

Bracketing automatico

L’auto bracketing è una caratteristica di molte fotocamere moderne. Quando è impostato, effettuerà automaticamente diversi scatti di seguito della stessa scena. Vai nel menu della tua fotocamera, cerca “bracketing automatico dell’esposizione” o “AEB”. Molte fotocamere hanno questa funzione nelle modalità di scatto, altre hanno addirittura un pulsante apposito nel corpo macchina. Molte fotocamere ti consentono di scegliere il numero di esposizione bracketing (ovvero il numero di scatti da effettuare in bracketing) e l’intervallo tra ogni EV: 1/2 stop,1 stop, 2 Stop, 3 Stop. Una volta individuata l’esposizione di partenza, scattiamo lo scatto e la fotocamera automaticamente scatterà la sequenza degli altri scatti che abbiamo impostato.

Bracketing manuale

Se non hai l’opzione bracketing, puoi farlo manualmente variando i valori della velocità dell’otturatore. Quello che farai è scattare diversi scatti con diversi valori di esposizione dal più alto al più basso per poter catturare luci e ombre. Il bracketing manuale ha il vantaggio di una maggiore personalizzazione. Individuiamo uno scatto a una modalità di esposizione corretta per tutta la scena e poi muoviamo la velocità per ottenere una foto sottoesposta ed una sovraesposta della stessa entità. Potremmo anche fare più scatti sovraesposti e sottoesposti con differenti intensità.

HDR con Photoshop

Come aprire la sequenza di foto in Photoshop

Photoshop è senza dubbio lo strumento di post-produzione fotografica più utilizzato. Photoshop ha uno strumento specifico per lavorare con l’HDR.

Se lavori con Lightroom, puoi aprire le foto direttamente da Lightroom, grazie all’integrazione che Lightroom ha con Photoshop. Per fare questo, devi semplicemente selezionare le fotografie che compongono la sequenza di esposizioni e, con il tasto destro del mouse, selezionare l’opzione di menu “Modifica in> Combina per HDR Pro in Photoshop”.

Se stai usando Bridge, seleziona la sequenza di foto, clicca il tasto destro del mouse e nel menu a tendina clicca su Apri o Apri su Camera Raw. I file verranno aperti su Camera RAW.

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A questo punto puoi lasciare le immagini come sono o potresti effettuare delle leggere modifiche con camera Raw per separato o sincronizzando le immagini. Se modifichi per separato devi stare attento nel mantenere una coerenza di tone mapping con gli altri scatti. Ricorda che devi avere almeno 3 scatti e che gli scatti devono essere: uno normalmente esposto uno sotto esposto e uno sovra esposto. Seleziona tutti i file, pigiando il tasto in alto a sinistra: Seleziona Tutto e aprili in Photoshop (Tasto in basso a destra).

Le immagini si apriranno, separatamente in Photoshop. Ora vai su menu File> Automatizza> Unisci come HDR Pro. Si aprirà una finestra. Schiaccia il tasto “Aggiungi File Aperti (vedi immagine in basso) e photoshop unira le immagini per creare una immagine HDR.

HDR con photoshop procedimento fare un

Elaborazione immagine HDR in Photoshop

Prima di unire i file Photoshop permette di effettuare alcune modifiche generali. Nella colonna di destra dello schermo abbiamo tutte le impostazioni di controllo. Il primo è un selettore chiamato Predefinito, che permette usare alcuni preset. Se ne scegliamo uno potremo vedere l’aspetto finale che assume la nostra fotografia, ma consiglio di non usare preset e fare le regolazioni in modalità manuale per avere maggiore controllo sull’aspetto della fotografia. Sotto questo selettore c’è un’opzione chiamata “Rimuovi effetti fantasmi“. Si usa per dire a Photoshop di eliminare il ghosting, ovvero l’effetto prodotto da elementi che hanno potuto cambiare posizione durante la sequenza di foto.

HDR con Photoshop Pro procedimento come fare perfetto

I controlli Raggio e Intensità agiscono in maniera decisa sulla definizione dei particolari. Il Raggio consente di definire la dimensione delle aree di luminosità locale, mentre l’Intensità specifica la distanza tra i pixel necessaria affinché non partano più dalla stessa specifica area di luminosità. In generale, più piccolo è il raggio, più irrealistico sarà il risultato, mentre aumentando il raggio i risultati appariranno più naturali. Prova a modificare i valori per renderti conto delle differenze.

Il controllo Gamma dinamica consente di regolare la quantità relativa di luce e ombra in un’immagine. La gamma dinamica è massimizzata con un valore Gamma di 1,0. Con valori inferiori possiamo accentuare i mezzitoni, mentre con un valore maggiore possiamo dare risalto alle luci e alle ombre. Anche in questo caso, è bene mantenere questo controllo molto vicino a quello di default per non ottenere risultati irrealistici.

Il parametro esposizione: permette di controllare il livello dell’esposizione generale della foto. I controlli delle ombre e delle luci ci permettono, invece, di lavorare direttamente sulle luci e sulle ombre. I dettagli regolano la nitidezza (acutezza) della foto.

Per le regolazioni del colore abbiamo due diversi controlli: Vividezza e Saturazione. Il controllo Vividezza permette di esaltare quei colori che hanno meno presenza nella foto, senza intaccare i colori già presenti. La saturazione influisce, invece, su tutti i colori.

La curva di viraggio: è una curva regolabile su un istogramma che rappresenta i valori di luminanza nell’immagine HDR originale a 32 bit.

Metodo a 32 Bit HDR Photoshop

Se invece utilizziamo il metodo a 32 bit, non abbiamo le regolazioni a destra, ma possiamo aprire il file direttamente per le regolazioni su Camera Raw.

Una volta selezionata l’opzione a 32 bit (vedi immagine sopra), possiamo aprire l’immagine a 32 bit, direttamente su Camera Raw.HDR con photoshop metodo a 32 bit foto professionali

Personalmente, credo che questa metodologia sia la migliore opzione per gestire i file HDR e anche quella che ci aiuta a usare l’HDR in maniera realistica. Questo metodo, infatti, ci permette un maggiore e più preciso controllo sull’immagine finale.

come fare una foto HDR in maniera professionale e realistica

Una volta effettuate le modifiche generali in Camera Raw, possiamo aprire il risultato su Photoshop per effettuare una più accurata elaborazione selettiva.

HDR con Photomatix Pro

Photomatix pro è molto facile da usare, ma purtroppo è a pagamento. Tuttavia possiamo usufruire della Versione di Prova. Apriamo il programma Photomatix e utilizziamo l’opzione di menu HDR -> Genera (Ctrl + G). Premiamo il pulsante Sfoglia e cerchiamo le immagini da elaborare. Possono essere jpeg, tiff o psd. Una volta selezionata la sequenza di scatti, premiamo il pulsante Ok.

Nella schermata successiva, Photomatix ci chiederà se vogliamo che il programma allinei le fotografie. Dobbiamo anche scegliere se vogliamo che venga applicata la mappatura standard dei toni o, se al contrario, vogliamo che il programmi calcoli la mappatura utilizzata. Selezioniamo l’opzione desiderata e premiamo OK.

Una volta ottenuto il file HDR, andiamo nel menu HDR -> Tone Mapping (Ctrl + T) Photomatix – Regolazione dei parametri. Qui possiamo aggiustare il file attraverso il Tone Mapping, contrasto, saturazione, luminosità e la regolazione delle ombre. Una volta ottenuta l’immagine HDR, possiamo salvarla e trattarla successivamente con un’altro programma di post produzione come photoshop per sfruttare al meglio il ritocco selettivo.

HDR con telefono smartphone

Quasi tutti gli smartphone hanno un’impostazione HDR nell’app della fotocamera di sistema. In genere non è necessario scaricare app esterne. Dovresti trovare l’opzione HDR nelle opzioni della fotocamera del tuo telefono.

HDR con telefono Android

Per scattare foto HDR su un telefono Android, dobbiamo avviare l’app Fotocamera e pigiare sul pulsante a forma di ingranaggio. A questo punto si aprirà un menu, con anche la dicitura HDR. Spostiamo su ON l’HDR e il gioco è fatto.

l’HDR con iPhone

Vediamo come scattare una foto HDR con la fotocamera del tuo iPhone. Prima di aprire l’app Fotocamera del tuo iPhone, dobbiamo controllare le impostazioni HDR nell’app Impostazioni. Di default, iPhone utilizza HDR automaticamente in determinate situaioni. Per controllare manualmente HDR, Vai a Impostazioni> Fotocamera e assicurati che Smart HDR (Auto HDR sugli iPhone meno recenti) sia disattivato.

Ora possiamo andare nell’app Fotocamera e attiviamo l’icona HDR nella parte superiore dello schermo. Con l’opzione HDR attiva, il tuo iPhone cattura le foto HDR ogni volta che premi il pulsante di scatto.

Presta attenzione perché sarà necessario un un tempo maggiore per fare una foto HDR, perché la fotocamera cattura tre immagini con esposizioni diverse e le combina in un’unica foto. A causa del maggiore tempo, dobbiamo scattare in questa modalità con il telefono il più fermo possibile, consigliato tenerlo immobile su una superficie stabile o montarlo su un treppiede.

Problemi comuni nella fotografia HDR

Un’immagine HDR contiene un’enorme quantità di dati che possono essere resi visibili nelle aree scure e luminose delle immagini. Tuttavia, questo non significa che hai bisogno di rendere tutti i dettagli visibili. Cio provocherebbe un eccessivo appiattimento dell’immagine, riducendo il contrasto tra le aree chiare e quelle scure e rendendo, conseguentemente, l’immagine meno naturale.

Effetto fantasma: È possibile ottenere immagini fantasma se c’è vento che sposta i rami di un albero, o se ci sono macchine che entrano e escono da una scena, o se un turista ignaro passa tra la fotocamera e il soggetto. Sebbene il modo migliore per evitare il ghosting sarà sempre quello di evitare di girare scene che contengono oggetti in movimento, non puoi sempre dire a quel turista incapace dove andare. La buona notizia è che puoi correggere il ghosting in quasi tutti i casi selezionando l’opzione “reduce ghosting” o “remove ghosts” nel tuo software HDR.

Non perfetto allineamento della sequenza di immagini: Se le tue foto non sono allineate perfettamente, l’immagine HDR creerà ombre. Pertanto usa sempre un treppiedi e un comando remoto di scatto o un timer per limitare le vibrazioni.

Stai attento agli aloni: Gli aloni attorno ai dei bordi altamente contrastati sono u campanello di allarme di un’eccessiva elaborazione dell’immagine. Cerca di dosare sapientemente contrasto e chiarezza.

Conclusione Guida su foto HDR

In questa vista abbiamo visto l’importanza dell’HDR (High Dynamic Range) e come questa tecnica possa aiutarci nelle situazioni di limitazione della gamma dinamica della fotocamera. HDR può essere una grande tecnica se si sfruttano al meglio i benefici e limitando l’uso di una post produzione eccessiva, per raggiungere un risultato naturale.

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Questo articolo fa parte del corso gratuito online di fotografia dove troverete una grande raccolta di articoli per imparare la tecnica e la teoria fotografica, in modo tale da sfruttare le funzioni e le potenzialità della nostra macchina fotografica.

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Guida Tecnica fotografia HDR (High Dynamic Range)
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Una foto HDR (High Dynamic Range) è uno scatto che mostra contemporaneamente le aree più luminose e più scure di una scena. In questa guida impareremo a usare al meglio la tecnica HDR in fotografia.
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Fotografia Artistica

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