Fujifilm crea nastro magnetico da 580 terabyte

Fujifilm, in collaborazione con IBM ha annunciato la creazione di un prototipo di nastro magnetico particolato in ferrite di stronzio capace di archiviare fino a 580TB, l’equivalente di di 120.000 DVD o 786.977 CD.Fujifilm nastro magnetico da 580 TB

 

 

Produciamo circa 2,5 quintilioni di byte di dati su base giornaliera (sempre più fotografie e video di grosse dimensioni). Si stima che toccheremo i 175 zettabyte entro il 2025. Vi siete mai chiesti dove vengono archiviati tutti questi dati? Attualmente esistono più di 500 data center nel mondo che memorizzano circa 547 exabyte (EB) di dati effettivi, con più di 151 strutture in corso. E sapete quale tecnologia di archiviazione viene utilizzata? Il nastro magnetico. Un supporto di memorizzazione a memoria magnetica. Lo stesso che veniva usato per le musicassette. Nonostante sia una tecnologia vecchia ormai 60 anni, non è per nulla scomparsa, ma al contrario si è molto evoluta, tanto che il nastro magnetico rappresenta attualmente la forma più sicura ed economica di archiviazione per backup, dell’enorme mole di dati che circola sulla rete.

Il nuovo prototipo sviluppato da Fujifilm ha sostituito la ferrite di bario (BaFe), con ferrite di stronzio (SrFe), una materia prima utilizzata per la realizzazione di magneti per motori, che ha dimostrato caratteristiche magnetiche più elevate e un volume di particelle più piccole del 60%.

Il nuovo prototipo di cartuccia riesce a comprimere 317 gigabit per pollice quadrato (6,45 cm quadrati) di nastro, che è spesso solo 4,3 micrometri e lungo 1,3 km (se srotolato) . L‘enorme capacità di dati totale di circa 580 TB segna un notevole miglioramento rispetto al precedente record di IBM del 2017, quando insieme a Sony aveva prodotto una cartuccia da 201 Gigabit / in2 per una capacità di 330 TB.

IBM ha sviluppato per questo prototipo delle apposite testine per le operazioni di scrittura e lettura, con un sistema a basso attrito in grado di garantire un’accuratezza di 3,2 nanometri.

Per chi come me ha vissuto il periodo delle musicassette e delle videocassette, sembra un prodigio vedere come una tecnologia cosi datata, si sia evoluta cosi tanto da continuare ad essere il presente e il futuro dell’archiviazione dei dati online.

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