Freeman Patterson: paesaggi mistici

“Ho viaggiato in tutto il mondo, ma il settantacinque per cento del mio lavoro è stato fatto ad un quarto di miglio da casa mia”…. “Non ho intenzione di parlare di macchine fotografiche, tecnica o di profondità di campo, ho intenzione di parlare di creatività, del ruolo del conscio e dell’inconscio”…“Vedere, nel senso più fino ed ampio, significa usare i sensi, l’intelletto e le emozioni. Significa guardare al di là delle etichette delle cose e scoprire il mondo intorno a sé”.
Freeman Patterson è un fotografo canadese di fama internazionale, amante  profondo del mondo naturale e straordinario comunicatore e divulgatore dell’arte fotografica. Nato il 25 settembre del 1937 a Long Reach, vive a Bluff Shamper, nei pressi della sua casa d’infanzia. Laureatosi in  Filosofia presso l’Acadia University di Wolfville nel 1959, Freeman riceve una borsa di studio alla Union Theological Seminary di New York, con una tesi sulla fotografia come mezzo di espressione religiosa.
Insegna per tre anni  teologia all’Alberta College di Edmonton, prima di decidere di lavorare come fotografo a tempo pieno. Fotografi come Patterson hanno contribuito a demistificare la fotografia rendendola accessibile ad ogni persona, attraverso un grande lavoro divulgativo. Autore di libri di successo sulla fotografia  tra cui Photography for the Joy of It (1977), Photography and the Art of Seeing (1979) and Photography of Natural Things (1982),  Patterson suggerisce spesso la misticità e la divinità della natura nelle sue opere.
Da sempre attratto dal mondo vegetale, Patterson è riuscito a trasmettere la sua interpretazione personale  della bellezza della natura. Ogni sua opera nasconde un significato profondo, una venerazione incondizionata nei confronti della maestosità trascendentale. Patterson viaggia attraverso paesaggi dai colori morbidi, catturandone spesso il lato astratto.
Con un inseparabile cavalletto, utilizza varie tecniche  come le esposizioni multiple e il panning per catturare l’ispirazione creativa. Una creatività che non è legata allo strumento tecnologico, quanto piuttosto all’obiettivo della visione. 
Vi consiglio di dare un sguardo al sito dell’artista per una visione completa della sua opera.

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