Bastano poco meno di due ore e una notte di cielo sereno nepalese per immortalare la scia delle stelle. Tramite la fotografia a lunga esposizione, una tecnica che si basa sul tenere il diaframma aperto per un lungo periodo di tempo, il free-lance Anton Jankovoy è riuscito a ricreare i cerchi luminosi intorno al massiccio dell’Annapurna, nelle montagne dell’Himalaya. Si tratta di un originale effetto che ricorda il quadro “la notte stellata” di Van Gogh.
“Cerco di distrarre la gente dalla loro routine quotidiana e mostrare che i problemi personali sono piccoli in confronto all’universo. La maggior parte delle persone non dà mai uno sguardo al cielo stellato”. Anton Jankovoy è un giovane fotografo ucraino che viaggia ogni anno in Nepal con la sua macchina fotografica Canon, con l’intenzione di ritrarre i migliori scenari dell’Himalaya, la più alta catena montuosa della terra con dieci vette oltre gli 8.000 metri, tra cui l’Everest.
Immagini stupefacenti che immortalano il vortice di luce che si propaga di riflesso dalle stelle. Anton Jankovoy ha trascorso mesi accampato ai piedi della vetta più alta del mondo in paziente attesa delle condizioni meteo propizie. “Ho visitato l’Everest ed è stata come una rivelazione, un mondo diverso, un diverso modo di vivere, quasi un universo diverso da quello che avevo conosciuto in Ucraina”.
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