“Attraverso la mia arte, cerco di sfidare la concezione tradizionale della corporeità ed esplorare il rapporto tra corpo e identità”.
I corpi amalgamati di Antony Crossfield rappresentano un’interessante fonte di riflessione. Tra tensione, lotta e rassegnazione, gli esseri umani appaiono condannati a condividere lo stesso spazio. Uniti ai fianchi, i corpi, tuttavia, appaiono stranamente separati e solitari in un ambiente fatiscente e tragico.
Nato a Londra nel 1972, Crossfield ha studiato presso l’Università di Westminster. Risultato di complesse manipolazioni digitali, la serie “Foreign Body” produce figure inquietanti, nudi maschili che convergono e si scontrano in una costante lotta spettrale. Immagini che sviscerano il concetto di dualismo umano, la dicotomia tra mente e corpo, anima e carne.
Antony Crossfield con la sua fotografia ridipinge scenari immaginari, che parlano di una quotidianità reale, raccontando in una sola immagine un impianto narrativo ampio e universale. Il corpo, allora, non è più il confine del nostro Io, ma si converte in una parte di noi stessi in continuo e costante cambiamento. La carne vive una difficile convivenza con lo spirito che sembra volerle sfuggire. Una lotta che grazie all’arte digitale diventa reale, visibile, sconcertante e presente.
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per avere una visione completa della sua opera.
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