Il flash, o lampeggiatore fotografico, è un dispositivo in grado di emettere dei lampi di luce di grande intensità in sincronia con l’apertura dell’otturatore di una macchina fotografica. Si tratta di uno strumento molto utile per illuminare e modificare l’illuminazione in molteplici situazioni. Tuttavia, per poterne sfruttare i vantaggi dobbiamo capire le diverse modalità di controllo. Il flash è utile non solo in condizioni di luce scarsa, ma anche per controllare la luce in tante altre circostanze. In questo articolo imparerai come usare il flash esterno nel migliore dei modi.
A cosa serve un Flash?
Originariamente il flash era costituito da un supporto a forma di torcia, su cui veniva versato della polvere di magnesio, che veniva accesa per generare un lampo. Oggi, i lampeggiatori artificiali sono composti da tre parti essenziali: un sistema di alimentazione, un condensatore ed una lampada.
Per definire un flash non integrato Nikon negli anni ’60 ha coniato il termine speedlight . Canon ha adottato, qualche anno dopo, un termine abbastanza simile: speedlite. Oggi la maggior parte delle aziende fanno riferimento ai propri flash portatili tramite questi due termini.
Queste potenti e piccole luci artificiali sono degli strumenti fantastici per l’illuminazione artificiale, molto meno costosi delle luci da studio e soprattutto più leggeri e portatili.
Situazioni in cui usare una luce flash
Un flash serve essenzialmente a controllare e/o modificare la luce presente nella scena. Può servire a illuminare il soggetto non solo in condizioni di luce insufficienti, ma anche in situazioni di luce per controllare l’effetto finale della foto. Può essere utilizzato come luce principale, come luce di riempimento, per illuminare un soggetto controluce o in ombra, al fine di armonizzare le luci della scena.
Con la luce artificiale del flash possiamo controllare la quantità, la direzione e la qualità della luce. Possiamo congelare scene in movimento o creare delle suggestive scie luminose. Possiamo cancellare le ombre o accentuarle. Le possibilità creative che abbiamo sono innumerevoli, ma per sfruttarle al meglio dobbiamo capire come utilizzarlo correttamente.
Flash integrato o esterno
Quasi tutte le fotocamere moderne sono dotate di un flash integrato. L’uso del lampeggiatore della fotocamera o di uno esterno montato, tuttavia, sulla slitta della fotocamera è molto limitante. Questo tipo di illuminazione procura, molto spesso, delle immagini dalle luci piatte e spente, evidenzia gli occhi rossi nei ritratti e delle ombre dure.
Tuttavia, possiamo utilizzare il flash esterno anche off-camera, ovvero lontano dalla fotocamera, mediante un cavo di collegamento sincro o collegandolo con un trigger e ricevitore wireless. Il modo più economico per usare il lampeggiatore fuori dalla fotocamera è usare un cavo di sincronizzazione. Gli svantaggi dell’utilizzo di un cavo sono dati dalla ridotta distanza e dagli impedimenti che il filo può procurare durante l’uso. Per questo la maggior parte dei fotografi opta per un sistema di collegamento wireless, che permette una maggiore libertà di movimento e d’uso. Il trasmettitore si monta sulla slitta a contatto della fotocamera, mentre il ricevitore viene attaccato nella parte sottostante il flash.
Spostando il flash lontano dalla fotocamera possiamo creare delle immagini con un senso di profondità maggiore. Possiamo, infatti, decidere liberamente l’angolo di trasmissione del flusso luminoso e la distanza dello stesso. Le luci possono essere, inoltre, sorrette manualmente o fissate a dei supporti specifici.
Far Rimbalzare la luce sul muro
Se non abbiamo la possibilità di utilizzare il nostro dispositivo off camera, possiamo ottenere un buon effetto ruotandolo in una direzione diversa da quella diretta sul soggetto e facendo rimbalzare la luce sulla superficie del muro o del soffitto. Rimbalzando la luce su un’area più ampia aumentiamo la dimensione della fonte luminosa, come se usassimo un softbox, rendendo la luce più morbida. Dobbiamo fare attenzione, tuttavia, a non usare un muro colorato come superficie di riflessione, altrimenti verrebbe modificato il colore stesso della luce.
Come usare un Flash in fotografia
Modalità manuale
Quando utilizziamo la modalità manuale, il flash emetta la quantità di luce che stiamo decidendo in base alle impostazioni. Il flash in modalità manuale viene controllato attraverso:
- Riducendo o aumentando l’impostazione della intensità del flusso luminoso del flash
- Aprendo o chiudendo l’apertura del diaframma
- La distanza del disposto dal soggetto
L’impostazione della potenza massima flash è quella di 1/1. Un’impostazione di 1/2 della potenza emette metà della potenza del flash e così via. Facciamo un esempio pratico: se il lampeggiatore ha una potenza nominale di 60 W a piena potenza, se si utilizza solo 1/4 della potenza massima, la potenza utilizzata sarà 1/4 di 60 W, ovvero 15 W.
In manuale possiamo modificare l’effetto della luce non solo cambiando la potenza del flash, ma anche tramite le impostazioni della fotocamera. In questo caso l’apertura del diaframma è il controllo principale che influirà sulla luminosità del flash. Minore è l’apertura (per esempio F / 22, F / 18), meno efficace risulterà l’effetto del flash. Maggiore è l’apertura (per esempio F / 4, F / 2.8), più questo sarà evidente.
L’otturatore o tempo di scatto controlla la luce ambientale. La durata del flash è così breve (in genere 1/1000 di secondo o inferiore) che l’otturatore non influisce sulla sua luminosità. A meno che non stiamo scattando al di sotto della velocità di sincronizzazione della fotocamera. Esiste inoltre una velocità massima di tempo di scatto che possiamo usare. La velocità massima consigliata è chiamata “velocità di sincronizzazione”. Se si effettua un’esposizione più veloce della velocità di sincronizzazione durante l’utilizzo del flash, è probabile che alcune parti dell’immagine possano risultare oscurate dall’otturatore.
Cos’è la modalità Flash TTL?
Ottenere la giusta esposizione del flusso luminoso in manuale richiede esperienza. La misurazione valutativa del flash a seconda della marca chiamata E-TTL, i-TTL e P-TTL, utilizza una lettura attraverso l’obiettivo (Through the Lens) della scena. Un pre-flash con basso consumo energetico, infatti, viene attivato prima dell’esposizione e misurata il livello di potenza che ritiene possa esporre correttamente l’immagine. Il TTL è una opzione facile e utilissima in molte situazioni, ma difficile da personalizzare, poiché il tuo dispositivo sta scegliendo le impostazioni al posto tuo.
Compensazione dell’esposizione in TTL
Possiamo regolare l’effetto della modalità TTL attraverso la compensazione del flash. La compensazione del flash è uno strumento eccellente per i fotografi che non hanno sufficiente dimestichezza con l’utilizzo del lampeggiatore in modalità manuale, ma vogliono comunque personalizzare l’effetto dell’illuminazione. Consiglio di guardare nel manuale della fotocamera come attivare la compensazione FEC, perché ogni marca e modello agisce in maniera abbastanza differente. Questa funzione viene misurata in frazioni di stop. Il valore di compensazione desiderata sarà applicato a ogni esposizione del flash fino a quando la compensazione non viene reimpostata su zero.
Differenza tra TTL e flash manuale
Il flash in manuale lascia al fotografo il pieno controllo del risultato, ma richiede per il corretto utilizzo molta pratica. La modalità TTL consente di raggiungere esposizioni corrette senza sforzo, ma con poca possibilità di personalizzare l’effetto.
Il TTL risulta consigliabile:
- Se i soggetti che stiamo fotografando sono in constante movimento, come durante un evento
- Quando hai necessita di lavorare molto velocemente e non puoi perdere tempo a cambiare le impostazioni della fotocamera e del flash
- Se hai bisogno di una foto correttamente esposta e non vuoi preoccuparti di selezionare ogni volta la potenza del flash più adatta
L’impostazione Manuale risulta consigliabile:
- Quando si ha una situazione di luce ambientale costante
- Quando la distanza tra i soggetti e il flash è abbastanza costante
- Se vuoi avere il pieno controllo dell’effetto finale della foto
- Se sei abbastanza pratico nell’uso
Cos’è il numero guida?
Il numero guida (NG) è una grandezza che dà l’idea immediata del potere illuminante di un flash. Ad un numero guida più alto corrisponde un flash più potente. Un numero guida è il prodotto della moltiplicazione di f / stop di un’esposizione per una data distanza: GN = f / numero x distanza. Questo calcolo si riferisce alla legge del quadrato inverso che dice che l’intensità luminosa diminuisce allontanandosi dalla sorgente luminosa, secondo una relazione che è l’inverso del quadrato della distanza dalla sorgente luminosa (per capire di più a riguardo ti consiglio di leggere questo articolo sull’illuminazione in fotografia). Questa legge comporta che se raddoppiamo la distanza, l’intensità della luce invece di dimezzarsi sarà 1/4, se triplichiamo la distanza 1/9 dell’intensità, se la quadruplichiamo 1/16. Si suole riferire il Numero Guida del flash a una sensibilità ISO 100, con distanze espresse in metri e un uso a piena potenza (1/1).
Il numero guida ci aiuta in manuale nel calcolo dell’apertura corrispondente. Possiamo infatti calcolare la distanza del soggetto e l’apertura del diaframma da utilizzare per avere la corretta esposizione.
Modalità di sincronizzazione flash
Esistono diversi tipi di modalità di sincronizzazione. Vediamo nel dettaglio quali sono le più comuni e come utilizzarle correttamente.
Velocità di sincronizzazione elevata (High Speed Sync)
La maggior parte delle fotocamere ha una sincronizzazione massima di 1/250 di secondo, con una velocità più rapida risulta compromessa la capacità della fotocamera di sincronizzare l’otturatore con il flash, con il conseguente rischio di avere parti scure nei lati dell’immagine. Alcune fotocamere permettono la sincronizzazione ad alte velocità.
Questa funzione è utile quando, per esempio, vogliamo scattare con una profondità di campo ridotta in una giornata luminosa. Quando apriamo il diaframma (a 2.8 o di più) in una giornata di sole, anche se usiamo l’impostazione ISO più bassa, potrebbe entrare troppa luce per avere un’esposizione corretta. Poiché non possiamo ridurre ancora l’ ISO (essendo già il più basso possibile) e non vogliamo ridurre il diaframma (perché cambierebbe la profondità di campo), la velocità di sincronizzazione elevata ci permette di utilizzare un tempo di posa più rapido per ridurre la quantità di luce. Alcuni modelli supportano fino a 1/500 di secondo. Quando tuttavia utilizziamo questa funzione abbiamo una riduzione di potenza, necessaria per consentire numerosi microlampi in un tempo relativamente breve.
Sincro tendina anteriore o tendina posteriore
L’impostazione predefinita abbinata a un flash è quella di sincronizzazione sulla tendina anteriore, in quanto il flash si attiva non appena la tendina anteriore inizia a muoversi, illuminando così il soggetto per la durata del tempo di posa. Tuttavia, possiamo far scattare il lampeggiatore appena prima che la tendina posteriore (o seconda tendina) inizi a muoversi.
Sincronizzazione lenta (Slow sync)
La sincronizzazione lenta è una modalità che combina l’esposizione flash con tempi di esposizione più lunghi. Questa funzione consente di continuare a scattare in una varietà di situazioni di scarsa illuminazione, aprendo nuove possibilità creative.
Fotografare qualcosa che si muove e usare una bassa velocità dell’otturatore produce una sfocatura del soggetto in movimento. Se il flash è impostato sulla sincronizzazione sulla prima tendina, il soggetto verrà “congelato” all’inizio dell’esposizione. La scia di sfocatura apparirà quindi davanti. Utilizzando, invece, la sincronizzazione sulla seconda tendina, il soggetto in movimento verrà congelato e dietro di esso apparirà la sfocatura.
Flash di riempimento
Sebbene il flash venga spesso utilizzato per illuminare una scena, può essere utilizzato anche in combinazione con la luce ambientale, come luce di riempimento. Possiamo utilizzare ad esempio questa tecnica quando stiamo fotografano dei soggetti in controluce, per evitare che il primo piano diventi scuro, mentre lo sfondo è esposto correttamente.
Per utilizzare correttamente questa tecnica, dobbiamo misurare l’esposizione prima del soggetto e poi dello sfondo. Una volta misurati, possiamo utilizzare la differenza nei valori di esposizione per compensare con il flusso artificiale luminoso. Durante lo scatto, imposteremo la fotocamera in modo che esponga correttamente i valori dello sfondo e attiveremo il flash con una quantità di luce tale da coprire le differenza di F stop tra le due parti della scena ( vedi immagine in basso).
Diffusori di luce per flash
Per rendere la luce del flash più morbida e evitare i fastidiosi riflessi possiamo usare degli economici diffusori per flash. I diffusori sono dei piccoli, ma utili accessori che servono a modificare le caratteristiche della luce e a diminuire l’intensità delle ombre che si formano dietro il soggetto illuminato.
Problemi comuni nell’uso dei flash
Batteria scarica: Quando si scatta a un livello di potenza elevato, le batterie si scaricano rapidamente. Consiglio di portare un ricambio di batterie. Inoltre, dobbiamo fare attenzione a mettere batterie cariche alla stessa maniera, altrimenti la potenza e i risultato del lampeggiatore potrebbe essere compromesso.
Delicatezza: I flash si possono rompere con estrema facilita’. Bisogna posizionarli in modo che nessuno possa inavvertitamente urtarli e romperli.
Scatti a raffica difficili: Gli scatti a raffica dipendono dal tempo di ricarica di un flash. L’ unità flash ha bisogno di un po di tempo per ricaricarsi alla massima potenza dopo l’attivazione. Nelle situazione in cui abbiamo bisogno di scattare a raffica, consiglio di impostare il lampeggiatore a un livello di potenza inferiore, che avrà un tempo di carica inferiore.
Surriscaldamento: il flash può surriscaldarsi per il troppo uso. Se si surriscalda, smette improvvisamente di funzionare ha bisogno di tempo per raffreddarsi. Per evitare di pregiudicare un lavoro, se andiamo a fotografare un evento e’ sempre meglio averne uno di riserva.
Usare il flash in Master mode
E’ possibile posizionare diversi flash a diverse angolazioni e impostarli su diverse intensità di potenza per creare risultati simili ad uno studio di fotografico. In questo caso possiamo utilizzare un flash come master, ovvero attivato direttamente dalla fotocamera, mentre imposteremo gli altri in modalità slave, in modo che si sincronizzeranno automaticamente con il master.
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Questo articolo fa parte del corso gratuito online di fotografia dove troverete una grande raccolta di articoli per imparare la tecnica e la teoria fotografica, in modo tale da sfruttare le funzioni e le potenzialità della nostra macchina fotografica.
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A volte, sono le cose che a noi sembrano più banali, a crearci più cavilli! Ecco, il falsh è una di queste! Molto illuminante. Grazie.