“Uso la città come un palcoscenico per trasformare lo spazio fisico, in quello psicologico”
Nata in Florida nel 1986, Clarissa Bonet dopo aver studiato all’University of Central Florida si trasferisce a Chicago per conseguire il MFA in fotografia presso il Columbia College.
Il lavoro della giovane fotografa americana si concentra sulla città, come spazio fisico e psicologico. La serie “City Space” propone un’esplorazione fotografica del paesaggio urbano, soffermandosi sull’impatto emotivo che nasce dalla relazione tra persone e luogo.
Bonet reinterpreta la quotidianità cittadina attraverso la messa in scena. Lo spazio urbano con i suoi enormi edifici, un mare infinito di cemento dove folle di persone anonime si aggirano, fa da sfondo ad immagini monumentali, che giocano con il contrasto della luce per disegnare, con il ritmo grafico delle linee architettoniche, composizioni dall’atmosfera misteriosa.
La figura umana rappresentata dalla Bonnet si trascina anonima in questo circuito, avvolta in uno stato di quiete e di profonda solitudine.
Immagini dal taglio pittorico dove le persone anche se vicine sembrano presenze a se stanti, abbandonate nel vuoto dei panorami di cemento.
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito dell’artista per avere una visione completa della sua opera.
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