“Mi piace il romanticismo della pioggia e della neve che cade. Sono attratto dall’universo visivo nascosto dietro di esso”.
La fotografia di Christophe Jacrot si serve delle condizioni climatiche più disparate per raccontare un universo urbano nascosto. Un universo visivo poco utilizzato, ma dal grande potere evocativo, si nasconde a chi è occupato a cercare riparo.
La città si trasforma. Cadono le tenebre e tra i riflessi delle strade fradice o tra le pozzanghere increspate dalla pioggia gli uomini si aggirano come fantasmi mossi dagli azzardi meteorologici.
Un approccio alla Street Photography che se da una parte fa riferimento alle correnti umanistiche, dall’altro si avvicina alle pittorialiste, costruendo dimensioni vagamente pittoriche, quasi oniriche.
Christophe Jacrot, che vive e lavora a Parigi, ha iniziato nel mondo del cinema prima di passare alla fotografia. Le sue immagini distorte dalla pioggia illuminano un mondo capovolto, che sembra una realtà speculare.
Di grande impatto le immagini scattate durante l’uragano Sandy a New York. Jacrot si trova nella Grande Mela quando l’uragano priva della luce interi quartieri. Immagini dalla bellezza spettrale rivelano la fragilità della metropoli americana in balia della tempesta. L’impotenza di fronte alla forza della natura.
Vi consiglio di dare uno sguardo al sito del fotografo per una visione completa della sua opera.
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