Andy Goldsworthy: fotografie di Land Art

Il lavoro artistico del britannico Andy Goldsworthy si serve di installazioni “site-specific” che coinvolgono materiali naturali per esplorare gli effetti del tempo e il rapporto tra gli esseri umani e il loro ambiente naturale. Sculture effimere che vengono congelate tramite la registrazione fotografica.
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La vita di Andy Goldsworthy

Andy Goldsworthy (Cheshire, 26 luglio 1956) è un noto sculture e fotografo inglese. Figlio di F.Allin Goldsworthy, professore di matematica all’Università di Leeds, Andy Goldsworthy ha passato la giovinezza ad Harrogate (periferia di Leeds) in una casa vicina alla zona agricola della città, dove lavorava come aiutante. Tornato in città, ha studiato Belle Arti presso il Bradford College e il Preston Polytechnic (ora University of Central Lancashire). Nel 1993, Goldsworthy ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Bradford. È stato professore di scultura presso la Cornell University dal 2000 al 2006 e dal 2006 al 2008.
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L’opera artistica di Goldsworthy

L’opera di Goldsworthy è riconducibile alla Land Art, ovvero ad un particolare movimento di artisti che si auto definiscono fanatici della natura, delusi dall’ultima fase del Modernismo e desiderosi di valutare il potere dell’arte al di fuori dell’ambiente asettico degli spazi espositivi e delle aree urbane caratterizzate dalla presenza delle istituzioni.

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Goldsworthy lavora in armonia con la natura per creare sculture momentanee che rimangono impresse solo grazie alla fotografia. I materiali utilizzati sono tutti elementi naturali che l’artista raccoglie dall’ambiente circostante: fiori dai colori sgargianti, foglie, fango e rami. Considerato uno tra i pionieri del rock balancing (movimento che si esprime con virtuosi assemblaggi di pietre) Goldsworthy opera a mani nude o con l’ausilio di strumenti di fortuna messi a disposizione dal caso.

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Essendo le sculture fragili e soggette a deterioramento, ogni lavoro attraversa tre fasi: una fase di creazione e sviluppo, una di maturità e una di decadenza. La fotografia riesce a cogliere il punto di massimo apice di un’opera attraverso il congelamento della stessa in immagine, preservandola dalla dissoluzione.

Documentari su Goldsworthy

Su Andy Goldsworthy sono stati girati due documentari diretti da Thomas Riedelsheimer: nel 2001 “Rivers and Tides” e nel 2018 “Leaning Into the Wind”. Di seguito potete vedere un pezzo del documentario, che mostra il particolare approccio dell’artista inglese.

La frase di Andy Goldsworthy

“Ogni opera nasce, rimane e si dissolve. Fa parte di un ciclo in cui la fotografia mostra il momento in cui il lavoro ha il suo picco. C’è un’intensità al vertice del lavoro che spero si rifletta nell’immagine”

Per conoscere altri grandi fotografi

Se volete vedere il lavoro dei maestri della fotografia vi rimando alla sezione Maestri della fotografia. Se, invece, volete approfondire le nuove correnti fotografiche e i nuovi autori della fotografia artistica, vi rimando alla sezione Fotografia Artistica.

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