Tutto il lavoro del fotografo spagnolo Aitor Ortiz parte dallo studio e dall’osservazione degli edifici e delle strutture che li compongono. Il suo interesse fotografico solleva una serie di dilemmi tra la rappresentazione e l’interpretazione. Il fotografo basco è considerato uno dei più interessanti fotografi di architettura del panorama europeo.
La vita di Aitor Ortiz
Aitor Ortiz è nato nel 1971 a Bilbao, capoluogo della provincia di Biscaglia. Ha pubblicato diversi libri e ha partecipato a numerosi progetti, tra cui la documentazione fotografica della costruzione del Museo Guggenheim di Bilbao. Le sue opere fanno parte della collezione di diversi musei, tra i quali il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Guggenheim di Bilbao. E’ stato insignito con il Gran Premio d’Onore alla Biennale d’Arte di Alessandria nel 2001 e il Premio ABC per la Fotografia nel 2002.
La fotografia di Aitor Ortiz
Dai primi scatti realizzati intorno all’architettura industriale del fiume Nervión, fino agli ultimi paesaggi metafisici estrapolati da un luogo specifico, è visibile un filo conduttore che unisce la ricerca di Ortiz. Nucleo della sua arte è il concetto di luogo, inteso nella sua declinazione più metafisica e astratta. Nelle fotografie di Ortiz si perde, infatti, il concetto di reale e concreto, per avvicinarsi ad una architettura immaginata, fatta di paesaggi a metà strada tra il reale e l’irreale.
Se una buona parte della sue immagini documentano strutture architettoniche reali (ricordiamo la serie dedicata al processo di realizzazione del museo Guggenheim e del metro di Bilbao), quelle che appaiono di maggiore interesse sono legate alla destrutturazione delle forme per dare vita a luoghi magici tra il disegno surreale e il tangibile. Le sue foto di grande formato rappresentano spazi di grande valore simbolico, tra alterazioni, demolizioni e ricostruzioni.
Le immagini che compongono lo spazio architettonico hanno il merito di coglierne l’essenza in uno scatto, esaltarne i tratti più profondi e significativi, attraverso un sapiente uso di luci ed ombre. Il lavoro del fotografo spagnolo è una continua riflessione sull’incertezza dell’architettura come spazio senza tempo.
A metà strada tra razionalità analitica ed emozione, Ortiz dà vita ad una fotografia che fugge l’ovvio e abbraccia il mistero, fornendo alla documentazione tecnica e alla didattica, metodi di indagine che, se non sono ovviamente in grado di sostituire l’esperienza spaziale diretta dell’architettura stessa, certamente rappresentano delle simulazioni possibili della stessa.
La frase di Aitor Ortiz
Per conoscere altri Maestri della fotografia
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