Maestri della Fotografia
Un apparente caos visivo che descrive, tuttavia, in maniera coerente l’atmosfera di un’intera epoca, con i suoi vizi e le sue virtù.
La fotografia di Diane Arbus si caratterizza per una visione precisa inconfondibile. Diane abbandona i vellutati studi fotografici per immergersi nella città di New York. Dal centro alla periferia la Arbus analizza con occhi nuovi la realtà cittadina, piena di bizzarri personaggi, fotografando il proibito per restituirlo nella carta fotografica.
Nel corso della sua lunga carriera Robert Doisneau ha catturato l’essenza del popolo francese. Con lo spirito di un instancabile cronista Doisneau ha evidenziato il fascino surreale della vita di tutti i giorni.
Le immagini di Joel-Peter Witkin causano uno squarcio alle comuni visioni di Bellezza e Ordine. L’opera provocatrice di Witkin costruisce brutali visioni apocalittiche che decantano l’anomalia e la deformità. Il fotografo americano crea un mondo al tempo stesso spaventoso e affascinante.
Ugo Mulas è una delle figure più importanti della fotografia internazionale del secondo dopoguerra. Precursore dell’arte concettuale italiana, Mulas nell’accostarsi ai vari discorsi artistici contemporanei, rivela un’attitudine da critico d’arte.
Ansel Adams è uno dei più celebri e celebrati fotografi di paesaggio. Dai picchi e le vallate dello Yosemite, alle forme maestose dei canyon dell’Arizona, dalle fitte foreste di sequoie giganti, alle linee sinuose dei fiumi, le immagini di Adams trascendono la semplice documentazione, rivelando la sublime magnificenza della natura.
La fotografia di Boris Mikhailov, definita come “nuova metafisica”o “bellezza terribile”, esplora con sincerità la posizione dell’individuo, toccando tematiche inerenti alla condizione di vita dello stesso prima e dopo il collasso dell’URSS
Lewis Hine è stato uno tra i primissimi fotografi a utilizzare la fotografia come mezzo di denuncia sociale. Dal 1904 e fino al 1909, Hine registra l’arrivo degli immigrati, le insalubri abitazioni sovraffollate e l’occupazione delle fabbriche e dei negozi.
Con una traiettoria iniziata negli anni 70, la fotografia di Rafael Navarro si impone come una delle linee più solide e coerenti della fotografia spagnola degli ultimi anni.
Per molti Henri Cartier-Bresson è stato il più grande. Per tutti rimane il creatore di uno stile asciutto ed epico, capace di cogliere con sintesi ed armonia gli elementi essenziali del momento.
Con le sue foto di medio formato, caratterizzate dell’uso molto contrastato e luminoso del colore, Parr ha raccontato la storia del gusto (vestiti, interni, accessori…) e dei comportamenti della classe media inglese.
Albert Hardy (19 maggio 1913-3 luglio 1995) è stato un fotografo documentarista inglese, noto per i lavori pubblicati sulla rivista Picture Post tra il 1941 e il 1957. Definito da molti critici come il narratore del popolo britannico, Bert nasce a Blackfriars, Londra, primo di sette figli di un falegname e di una domestica ad ore.
Izis Bidermanas, detto Izis, è considerato uno dei più grandi fotografi del XX secolo. Facente parte di quella corrente del Secondo Dopoguerra definita “fotografia umanistica”, ha sviluppato quella visione dello scatto che partendo da un dato realistico, filtrato attraverso la propria esperienza personale, rende l’immagine non solo una versione documentaristica della realtà, come accade nei reportage, ma un insieme di perfezione formale, contenuto, tempo, azione ed emozione.
Nobuyoshi Araky: maestro della fotografia
Otto Emil Hoppe (1878-1972) è stato un grande protagonista della fotografia della prima metà del XX secolo. E’ noto per aver ritrattato politici, artisti, letterati e milionari dell’epoca, da Mussolini a George Bernard Shaw, da Giorgio VI a Rudyard Kipling e Henry James. Nato a Monaco di Baviera nel 1978, figlio unico di un eminente banchiere, Hoppe venne educato nelle migliori scuole di Monaco, Parigi e Vienna.
Arthur Fellig, più conosciuto con lo pseudonimo di Weegee (dalla tavola Ouija, chiamata scatola weegee in inglese, a sottolineare la presenza costante e tempestiva sulla scena di ogni crimine), nacque il 12 giugno 1899 a Zloczew, a quei tempi facente parte dell’Austria (oggi Polonia).
La Bassman attraverso una visione del tutto personale del soggetto e delle esigenze rappresentative dà un’ interpretazione libera che si discosta da qualsiasi altro esempio di questo genere professionale. Fotografie di moda sensuali e misteriose, modificate con abilità nella camera oscura giocando con l’esposizione, le sfumature, le inquadrature e la grana.
Alexandr Mijáilovich Rodchenko (o Rodčenko) fu uno dei fondatori del costruttivismo, un movimento culturale nato in Russia nel 1913, che rifiutava il culto dell’ “arte per l’arte” a favore dell’arte come pratica diretta verso scopi sociali. Nato a San Pietroburgo il 5 Dicembre del 1891, si trasferì con la famiglia a Kazàn, la capitale del Tatarstan. Studiò nella Scuola di Arte di Kazán, avendo come professori Nikolai Feichin e Georgui Medvédev e nell’ Instituto Stróganov di Mosca.
Manuel Álvarez Bravo è stato un fotografo messicano considerato uno dei maggiori rappresentanti della fotografia latino americana del secolo XX. Eros e magia, morte e senso della solitudine sono le chiavi interpretative del mondo messicano popolare a cui l’autore restituisce un valore lirico quanto naturale.
Ciò che colpisce delle foto di James Nachtwey è l’attenta composizione. Di fronte al dramma e alla sofferenza, tra bambini affamati e cadaveri decomposti, il fotografo statunitense riesce a elevare l’immagine, illuminandola con luce artistica.
William Eugene Smith è stato uno dei più grandi fotografi documentaristi. Nato a Wichita, in Kansas, il 30 dicembre del 1918 inizia a fotografare da giovanissimo. Tuttavia dei suoi primi scatti non rimane più nulla. Infatti, lo stesso Eugene Smith li brucia, anni dopo, ritenendoli troppo scarsi.
Le immagini decadenti di Sally Mann (Lexington, 1º maggio 1951) hanno il potere di rimanere in una dimensione senza tempo, in un equilibrio precario tra amore e morte. Con toni intimi e intrisi di nostalgia le foto raccontano dell’intimità tra madre e figlio, del rapporto con la natura, delle speranze e della paura del dopo.
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22 Comments
Very Good!
Scusami, ma Ansel Adams?!
Prima o poi scriverò anche su Ansel Adams, la rubrica è in continuo aggiornamento
Scrivi qualcosa anche su Terry Richardson?
Aggiungi anche François Doisneau
renè burri—————-Robert capa
e Mario Giacomelli
Beh Terry Richardson io non lo metterei proprio tra i maestri!!!! Robert Capa, Doisneau e Ansel Adams si!!
GRAZIE, meraviglioso!!!!!
scusatemi se disturbo io cosiglierei di aggiungere Gabriele Basilico…ciao
scusate io sto preparando la tesina; l' argomento è la musica latino americana, che fotografi potrei collegare a questo tema?
Molto interessante, complimenti! Suggerisco anche Giuseppe Cavalli, Mario Giacomelli che sono riusciti a portare la fotografia artistica anche fuori dai binari del documentarismo.
Buongiorno, avrei un favore da chiedere: ho salvato una foto di una composizione del volto di uomo,mulatto,calvo; profilo di sinistra, di fronte ma con l'orecchio del profilo di sinistra al posto del naso (di fronte) e, insieme a completare la composizione fotografica, profilo sulla destra nell'atto di urlare.Il tutto, ripeto in un'unica composizione.
Non ho segnato l'autore. Potrebbe aiutarmi ? Malgrado la mia spiegazione (!). Grazie. Roberto G.
Molto interessante. Complimenti
cercavo qualcosa di Chris Neumann.In ogni caso ottimo post
Oggi potremmo anche aggiungere Vivian Maier.
A questo punto penso che anche Luigi Ghirri possa essere citato in questo olimpo…
+Garry Winogrand
Consiglio di inserire anche Jean Coquelet (Belgio) che con le sue bellissime foto ci ha dato delle sculture!
Ci sarebbe da aggiungere Oliviero Toscani…
Grazie Giuseppe, bellissima lista, ben curata e con articoli ben scritti.
+1 per Luigi Ghirri
E Brassaï? Ciao, molto bravo