Qui, vista la difficoltà a pronunciare correttamente il suo cognome polacco, viene soprannominato Chim. Per ovviare a questo soprannome che si porterà dietro per tutta la vita cambia il suo cognome in Seymour. A causa della crisi economica dei primi anni trenta il giovane viene costretto a trovarsi un lavoro. Approda all’agenzia fotografica Rap per la quale realizza interessanti reportage che vengono prontamente pubblicati. Le sue prime immagini sono scatti che documentano la vita dei parigini al lavoro di notte. Un’idea rubata al fotografo Brassai che aveva appena pubblicato il reportage “Paris de Nuit”.
Negli anni successivi, inizia a collaborare con alcune riviste e agenzie parigine, tra cui Alliance e Paris Soir. In questi anni incontra due fotografi che rimarranno al suo fianco per il resto dei suoi anni: Robert Capa e Henri Cartier-Bresson.
Con Capa documenta la guerra civile in Spagna e la Seconda Guerra Mondiale in Europa e al termine del conflitto, nel 1947 si ritrovano a un tavolo per fondare insieme la più famosa tra le agenzie fotografiche: la Magnum Photo. Nel 1948 l’Unicef gli commissiona un lavoro, documentare la situazione dei bambini europei all’indomani del conflitto. E’ un lavoro importantissimo per Chim, in quanto rappresenta l’occasione per uscire dall’ombra dei suoi due grandi amici colleghi Cartier-Bresson e Capa, indubbiamente più famosi nel campo del fotogiornalismo.
Queste immagini caricate dal dolore della guerra hanno contribuito a portare alla luce le voci delle giovani vittime, per mezzo di uno sguardo sensibile in grado di riflettere da una parte l’innocenza segnata da una guerra, dall’altra la speranza gioiosa nel vedere il futuro. David Seymour morirà lungo il canale di Suez il 10 novembre 1956, durante un reportage.
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